Dove sta la disabilità?

“Probabilmente concedere una maggior autonomia sessuale alle persone disabili spaventa noi più di quanto sia un problema per loro.“

Questa provocazione, estratta da un articolo pubblicato qualche tempo fa, è uno spunto di riflessione per ciascuno di noi, per le nostre numerose forme di handicap di cui siamo ignoranti portatori.
Una prima distinzione è di obbligo tra Amore e Sessualità, ed ancora di più tra Innamoramento, Amore e Sessualità.
L’innamoramento si rappresenta con un’iniziale forma di depressione dovuta alla solitudine in quanto siamo individualmente handicappati, la completezza è nella coppia eterosessuale F+M; senza entrare in altri pensieri sociali aspramente “contaminati“ dalle varie forme di omofobie. Anche su queste “nostre paure“ ci risparmiamo le polemiche su cui si è ampiamente dibattuto.
Grazie all’innamoramento sono possibili le prime esperienze di contatto fisico (baci, abbracci, carezze, necking e petting) tipiche delle fasi adolescenziali meglio definite  “il tempo delle mele“.
In questo periodo del nostro ciclo di vita, grazie ad una sorta di orologio interiore, inizia una abbondante produzione di ormoni, e proprio durante l’innamoramento viene prodotto un ormone, la feniletilamina o FEA responsabile dello stato di eccitazione e attrazione. Questo sconvolgimento interiore è una spinta ed un sostegno alla ricerca di autonomia dalla dipendenza genitoriale.
Rappresenta un equilibrio di sintesi tra tenerezza e sensualità e il compimento dell’identità sessuale,
ed il conseguente sviluppo della personalità. Successivamente l’organismo produce degli oppiacei mentali (endorfine o morfine endogene) che hanno un effetto contrario alla FEA; la durata dell’innamoramento è….. un tempo non ben definibile; ma che per le persone timide, resta in un “limbo impresentabile“. Dove sta la disabilità?

Dottor Francesco Tassiello (psicologo sessuologo)

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