Zoe Rondini si racconta a Radio Roma Capitale

 

Ai microfoni di Radio Roma Capitale, fm 93, ho parlato di quanto la scrittura mi abbia aiutata a superare i momenti difficili della vita, diventando uno strumento di lavoro e di autodeterminazione.

Non mancano i progetti più importanti che hanno preso vita dopo la prima pubblicazione e un suggerimento alle famiglie con un bambino con bisogni speciali.

 

 

 

Tutte le informazioni sul romanzo Nata Viva le trovate qui

Se siete interessati al saggio RaccontAbili cliccate qui

Leggi anche:

Zoe a Radio Freccia Azzurra

Zoe torna tra i banchi di scuola: il progetto “Disabilità e narrazione di sé”

Zoe Rondini su Slash Radio a parlare di Nata viva

 

Continua a Leggere

Disability Pride 2021

Il 1, 2 e 3 ottobre 2021, si è svolto a Roma il Disability Pride; si tratta di  una rete costituita da diverse realtà, oltre che da tante persone con disabilità e persone non disabili, che condividono gli stessi valori e obiettivi.  Il Disability Pride è una rete nazionale ed internazionale aperta, in continua espansione, che intende promuovere ed affermare un nuovo modo di vivere, pensare e valorizzare la disabilità. Sono stati tre giorni ricchi di incontri e dibattiti su ciò che si è fatto e su quello che si può ancora fare per l’inclusione di tutti.
Ho avuto il piacere di intervenire alla conferenza sulla rappresentazione della disabilità nel cinema, teatro e tv.
Domenica 3 ottobre eravamo in tanti nel corteo da largo Chigi a Piazza del Popolo, eravamo tutti uniti per abbattere tutte  le barriere. Vorrei ringraziare Carmelo Comisi, presidente del Disability Pride  e Patrizia Guadagnini, coordinatore del Disabity Pride Network, per avermi dato l’opportunità di partecipare.
“É grazie alla mia disabilità ed al racconto di essa che sono riuscita a realizzarmi umanante e professionalmente” Zoe.

Nel video trovate il mio intervento sulla rappresentazione della disabilità ne cinema, teatro ed in tv, dal minuto 22.

Slide DISABILITY PRIDE

Se desiderate potete contattarmi sulla mia pagina Facebook  , sul gruppo “Amore, disabilità e tabù: parliamone!“, o su Instagram 

Leggi anche:

Presentazione del saggio RaccontAbili

Presentazione di Nata Viva, romanzo e cortometraggio

La narrazione di sé per potenziare l’autoconsapevolezza

 

Continua a Leggere

RaccontAbili, prima presentazione in presenza e 30+10

Il 18 settembre 2021 si è tenuta a Roma, presso la splendida cornice del Centro Ippico La Formicola, la prima presentazione del saggio polifonico “RaccontAbili. Domande e risposte sulle disabilità”, edito dall’Erickson Live, novembre 2020.
Hanno presentato il libro: Paolo Restuccia, direttore della Scuola di Scrittura Creativa Genius e regista del programma radiofonico “Il Ruggito del Coniglio”, Lucia Pappalardo filmaker per Rai 1, Rai 2 e regista del cortometraggio “Nata viva”, Tiziana Scrocca attrice, autrice, regista, conduttrice laboratori, clown e clown-dottore, regista della “Cantastorie Zoe” spettacolo teatrale tratto dal volume “Nata Viva”; Diego Massana, dottore di ricerca in chimica e autore della raccolta di racconti “Le Battaglie Dell’Ombra” ed Enrico Arata, cognato di Zoe, correttore dell’ultima bozza di RaccontAbili, eclettico architetto appassionato di scrittura e di musica.
E’ stata una serata magica e densa di emozioni. Oltre la presentazione del volume abbiamo festeggiato un traguardo importante i miei quarant’anni. Un’esistenza non scontata se pensiamo che sono viva e cerco di vivere intensamente nonostante i primi cinque minuti non ho respirato.
Ringrazio innanzi tutto mia sorella Daria Castrini e mio cognato Enrico Arata per la loro vitalità e l’entusiasmo che ci mettono nel farsi coinvolgere in ogni mia sfida e progetto, aiutandomi a rimanere con i piedi ben saldi a terra, loro per me sono un modello… sono Nati Vivi e RaccontAbili.
La differenza tra vivere ed esistere è il prendere coscienza che bisogna cercare di superare i limiti e gli ostacoli. Mi dispiace per i miei genitori che, per motivi e limiti diversi, sono i grandi assenti dei miei traguardi, perdendosi l’essenza, i difetti, le arrabbiature, le gioie, le sofferenze,  le battaglie, ma soprattutto i traguardi  sia di Marzia… che di Zoe…
Prima o poi, forse me ne farò una ragione dei limiti e le assenze degli altri… o più probabilmente non ci riuscirò e non accetterò tutto ciò.
Spero di metterci sempre la volontà e l’impegno per dedicarmi agli altri e contribuire ad un lento cambiamento culturale e sociale già in atto. RaccontAbili ha l’ambizione di  divenire  uno strumento con il quale creare nuovi progetti per far luce su molte situazioni che potrebbero essere maggiormente accolte e sostenute.
La vita va avanti con tanti progetti, tante persone care, ci sono anche le battaglie perse: anche questa è vita.
Grazie a chi sceglie di Esserci!
Ringrazio la professionalità di Stefano Calabria per il video e Daniele Raffaelli, per le foto.

Se desiderate potete contattarmi sulla mia pagina Facebook  , sul gruppo “Amore, disabilità e tabù: parliamone!“, o su Instagram 

 

Fotografie di Diego Massana

Leggi anche:

Parliamo di libri, amore, famiglia, Educazione e progetti

La narrazione di sé per potenziare l’autoconsapevolezza

Scopriamo il piacere femminile e lo squirting con Maura Gigliotti

Continua a Leggere

La narrazione del sé come strumento di empowerment

È sempre emozionante fare lezione all’Università! Ho trattato i seguenti argomenti:
Chi sono, cosa faccio e cosa ho fatto

La narrazione del sé come strumento di empowerment

Medicina narrativa

Scrittura autobiografica ed emancipazione: «Nata viva»

Siamo tutti RaccontAbili

Il progetto nelle scuole

Disabilità e sessualità

 

Slide: lezione 5 SETTEMBRE_2021

***

Da anni tratto  le tematiche riguardanti l’amore, la sessualità, la figura dell’assistente sessuale e dell’educazione sentimentale; tutti gli articoli sono raccolti nella categoria: “Amore e sessualità: sfatiamo i tabù” di questo portale. Dal 2012, inoltre, sono ideatrice e moderatrice del gruppo Facebook “Amore, disabilità e tabù: parliamone!“. Il gruppo si propone come  un luogo di incontro virtuale, per fare conoscenza, scambiare informazioni sui temi che riguardano l’amore, la sessualità, talvolta accolta e altre volte negata, per le persone con disabilità motoria, sensoriale e cognitiva. Da aprile 2021, con la collaborazione dello psicologo e psicosessuologo Dott. Francesco Battista, porto avanti una serie di appuntamenti mensili online sul Gruppo Facebook “Amore, disabilità e tabù: parliamone!” dedicati alla trattazione delle principali tematiche sulle quali si fonda la community. L’intento degli incontri è quello di offrire uno spazio di confronto e consulenza, riservato ai membri del gruppo, sulle tematiche relative all’amore e la sessualità in rapporto alla disabilità. Il mio impegno nel cercare di abbattere i tabù e gli stereotipi legati alla sessualità è iniziato più di dieci anni fa con l’interesse ad approfondire  la visione olistica della persona.
L’approccio olistico (dal greco ὅλος hòlos: totale, globale), tiene presente  la totalità di ogni individuo (corpo, mente e spirito). In questa visione si inserisce anche la sessualità. Questo interesse mi ha portata ad organizzare due convegni: “Il tocco dell’Anima attraverso il Tantra” e “Gli handicap invisibili e l’approccio Olistico della Persona. Il diritto di scoprire la Sacralità della Sessualità”, nonché ad affrontare tali argomenti in vari master universitari. In queste sedi ed in vari articoli analizzo, tra l’altro, gli aspetti della sessualità tantrica come esperienza positiva (in alcuni casi e per disabilità non complesse) come valida alternativa alla figura dell’assistente sessuale che in Italia stenta ad essere riconosciuta e regolamentata. Queste tematiche sono state trattate, nel saggio RaccontAbili, nonché nel corso del Master di Neuroriabilitazione  presso l’Università Lumsa ed al corso di  Pedagogia speciale presso la Pontificia Università Salesiana per la facoltà di Scienze dell’educazione.

Se desiderate potete contattarmi sulla mia pagina Facebook  , sul gruppo “Amore, disabilità e tabù: parliamone!“, o su Instagram  

Leggi anche:

La narrazione di sé per potenziare l’autoconsapevolezza

Lezione per il Master di Neuroriabilitazione su disabilità, amore e sessualità  

Parliamo di libri, amore, famiglia, Educazione e progetti

 

 

 

Continua a Leggere

Lezione per il master in neuroriabilitazione e le neuroscienze dell’età evolutiva

E’ andata bene la lezione per il master in neuroriabilitazione e le neuroscienze dell’età evolutiva presso l’Università Lumsa di Roma. Ho parlato più che altro della narrazione e della narrazione del sé come strumento di terapia e di affermazione. Sono pronta ad altre lezioni a scuola, nelle università, ma anche negli istituti, case-famiglia o centri dedicati alle terapie riabilitative.

Lezione Lumsa 7 luglio 2021

 

 

RaccontAbili è disponibile QUI

Nata Viva è disponibile QUI

Potete inoltre visionare il  cortometraggio “Nata Viva” QUI

Se desiderate potete contattarmi sulla sua pagina Facebook  , sul gruppo “Amore, disabilità e tabù: parliamone!“, o su Instagram .

Leggi anche:

Lezione per il Master di Neuroriabilitazione su disabilità, amore e sessualità  

Lezione al master in neuropsicologia dell’età evolutiva presso l’Università Lumsa

Lezione per il master di psicologia della Lumsa 15.07.2018 

“Nata viva, ma con 5 minuti di ritardo” la vita dopo un’asfissia neonatale

Continua a Leggere

Siamo tutti RaccontAbili

Il 12 giugno 2021, si è tenuto l’incontro online dal titolo: “Siamo tutti RaccontAbili”. Il Dottor Francesco Battista, psicologo e psicosessuologo e Zoe Rondini, autrice,  pedagogista e divulgatrice hanno trattato varie tematiche quali: l’amore, la sessualità, la disabilità, l’educazione affettivo-sessuale, partendo dal saggio di Zoe Rondini «RaccontAbili. Domande e risposte sulle disabilità» (Ed. EricksonLive, 2020). Non sono mancati i riferimenti al percorso d’autonomia e all’importanza degli aiuti che la scuola, la famiglia e le istituzioni dovrebbero fornire alle persone con bisogni speciali. Su questi ultimi aspetti abbiamo commentato degli episodi tratti dal romanzo di formazione Nata Viva, (Ed. Società Editrice Dante Alighieri, 2015).

RaccontAbili è disponibile QUI

Nata Viva è disponibile QUI

Potete inoltre visionare il  cortometraggio “Nata Viva” QUI

Se desiderate potete contattarmi sulla sua pagina Facebook  , sul gruppo “Amore, disabilità e tabù: parliamone!“, o su Instagram .

Leggi anche:

Il piacere sessuale. Webinar con il Dott. Francesco Battista e Zoe Rondini

La dimensione affettiva-sessuale nelle disabilità: sfide, proposte e negazioni

Presentazione del saggio RaccontAbili

Presentazione di “Nata viva”, romanzo e cortometraggio

Continua a Leggere

Zoe Rondine ospite alla alla Premiazione del XII Festival Internazionale del Cinema Patologico

Quanta emozione alla serata del XII Festival Internazionale del Cinema Patologico, svoltasi a Roma, il 5 giugno 2021. Sul palco: Dario D’Ambrosi, Claudia Gerini, Domenico Iannacone, Sebastiano Somma e Francesco Giuffrè.

Fotografie di Daria Castrini

Leggi anche:

Parliamo di libri, amore, famiglia e progetti

La narrazione di sé per potenziare l’autoconsapevolezza

Presentazione e curriculum vite di Zoe Rondini

Continua a Leggere

Il Professor Nicola Siciliani de Cumis, docente di pedagogia alla Sapienza di Roma, racconta RaccontAbili

L’immediatamente “notiziabile” e il “raccontabile” dell’importante nuovo libro di Zoe Rondini, “RaccontAbili Domande e risposte sulle disabilità”. Progetto editoriale a cura di Matteo Frasca. Prefazione di Maria Serena Veggetti, Trento, Erickson/Live, novembre 2020, prende ora per me le mosse dalla presen-tazione del libro in streaming su You Tube (coordinamento di Emilia Martinelli, presente l’autrice, con Matteo Frasca, Paolo Restuccia, Tiziana Scrocca, Eleonora Motta, Giacomo Curti ed Enrico Arata), in onore dell’ultimo nato, l’8 gennaio 2021; e da una mia reazione personale a quanto ascoltato: e con l’aiuto di un certo numero di dizionari che ho potuto rapidamente consultare a chiarimento e a supporto di una qualche mia ipotesi sul significato della parola raccontabile. La quale, secondo i lessicografi interrogati vuol dire prevalente-mente “degno di essere conosciuto” e “meritevole di essere raccontato”. Tutto vero per i libri di Zoe: e a maggior ragione per la seconda delle sue creature a stampa.
Ma su il più stagionato dei vocabolari a mia disposizione, c’è anche un terzo significato, meno d’uso corrente, che non è di poco conto anche perché si affida ad una definizione del termine in questione, che è di Italo Calvino: RaccontAbilità è infatti, secondo l’autore di La giornata di uno scrutatore, “ciò che può essere raccontato, senza offendere la suscettibilità o il pudore di chi ascolta, per cui si accetta e si concede che una determinata cosa sia raccontata” (così I. Calvino nel Grande Dizionario della lingua ita-liana di Salvatore Battaglia, Torino, UTET, 1991). Di modo che, se a condividere la raccontabilità di un qualcosa qualsiasi (un pensiero, un’azione, un evento culturale, uno stato d’animo, un incidente ecc.) fosse una persona autorevole o comunque profondamente coinvolta nel soggetto del racconto – , il raccontabile diventerebbe non solo opportuno, ma anche necessario e, in taluni casi, addirittura dovero-so. Come nel caso dei contenuti di tante delle pagine di RaccontAbili.
Non vorrei sbagliare, ma a me pare che sia proprio il terzo dei significati da me recensiti a stare a suo agio al centro del libro di Zoe, direi perfino in forma visibilmente imperativa: se riflettiamo sul fatto che “Abilità” che rima con “Altolà!”, quasi ad impartire un ordine ed ad intimare: “Fermati e racconta!”. In RaccontAbili infatti (per la prima volta, che io sappia), la parola “raccontabile” sembra essersi prima spezzata in due pezzi semantico-narrativi indipendenti, poi ricomposta per una specie di giustapposizio-ne plastica, empatica, invitante del “Raccontare” e dell’“Abilitare”. Di una sorta di “Raccontaci Zoe, raccontaci abilmente e amabilmente la disabilità”. Ragion per cui il lettore di RaccontAbili a cento anni dalla nascita e a quaranta dalla morte di Gianni Rodari, viene così socraticamente stimolato ad addentrarsi nel bel mezzo del dialogo tra i significanti e i significati, reali e virtuali, del “binomio fantastico”, “accendisto-rie” composto di Racconta e Abili. Risultato: un unico lemma singolare-plurale del titolo RaccontAbili apertamente riferibile sia alle abilità dialogiche, botta e risposta, dei parlanti su cui l’opera si fonda, sia ai contenuti specifici del libro in tema di disabilità.

Per averne immediatamente un’idea, basta sfogliare il volume e contare le numerosissime voci che vi prendono la parola, a cominciare dal dialogo che direi strutturale tra Zoe e Matteo (cfr. i capitoli Zoe intervista Matteo, Matteo intervista Zoe (pp. 187-197). Un dialogo che a me sembrerebbe essere il cuore del saggio monografico, corale, sul raccontare la disabilità.
Come se la neo-formazione linguistica che è venuta condensandosi nell’espressione RaccontAbili rac-contasse poeticamente, meglio “poematicamente” (con implicito riferimento al Poema pedagogico di An-ton Makarenko, ben presente nel DNA culturale di Zoe) la nascita di un’espressione neologistica che, da semplice aggettivo e predicato nominale che era grammaticalmente e logicamente all’origine della storia raccontabile, che si racconta per essere promossa al grado di sostantivo articolato, I raccontAbili. Ed è ciò che, in ultima analisi, è la vera sostanza del libro: il contenuto, i contenuti di una disabilità abilitata ad abilitarsi nel raccontare e ad abilitare il raccontare. Una realtà narrativa di cui Zoe, dopo l’esperienza ro-manzesca di Nata Viva (il suo primo romanzo), rende ora testimonianza sotto in genere del saggio indivi-duale e collettivo (come giustamente osserva Maria Serena Veggetti).
Nella medesima ottica editoriale del libro, ottimamente curato da Matteo Frasca, con la preziosa colla-borazione di Enrico Arata anche l’indice dell’opera è assai più che soltanto “indicativo”: ma comincia-finisce con l’essere invece una procedura comunicativa, essa stessa a suo modo narrativa. Il racconto delle abilità dell’autrice, che mette in scena cervello, sentimenti, cultura, volontà, esperienza, corpo, vo-ce. E dunque, come spiega Maria Serena Veggetti già nell’euristico titolo della Prefazione, Il coraggio dell’indagare: scoprire ciò che ci accomuna e ci differenzia. Un titolo che è qui una sorta di manifesto del proprio magistero di Psicologa generale e di Psicologa dello sviluppo nell’Università di Roma “La Sapienza” in presenza dell’allieva Zoe Rondini e in assenza di quei supporti universitari, extrauniversitari o extracur-ricolari che sarebbero necessari alle “effettive esigenze formative di persone diversamente abili” (in Rac-contAbili, p. 10). Giacché – come spiega – “musica, danza, dizione, drammatizzazione e sport sono i grandi assenti dalle università di quel popolo che è stato, in qualche momento della sua storia, definito ‘dei navigatori’” (ibidem). All’opposto, “l’impegno gigantesco dedicato fin dalla nascita dalla giovane au-trice alla formazione, al raggiungimento e alla appropriazione del massimo livello di funzionamento su-periore possibile, con tutta l’intensa coloritura di emozioni, scoraggiamenti, delusioni, rinunce e innega-bilmente umiliazioni che ciò ha comportato per lei e tanti giovani con abilità diverse, ma che è presente anche nella realtà quotidiana dei normodotati, pur se con una minore visibilità” (p. 11).
E prosegue: “Questo impegno viene narrato sullo sfondo di una dimensione contestuale di lotta, ma al tempo stesso di sostegno, sempre presenti nella quotidianità di Zoe. Si tratta di un’espansione dell’esperienza attuale e del protendersi verso il raggiungimento del potenziale dinamico, di ciò che anco-ra non so, di ciò che ancora non posso fare, ma che posso fare se mi appoggio a Te come Altro, se tu ti assumi il coraggio di aiutarmi con il rischio, giuridico, legale, istituzionale che comporta. In parole dirette, se ti prendi, come insegnante, come compagno, come adulto, la responsabilità che l’aiutarmi a compiere un’attività per me solo non raggiungibile implica” (pp. 11-12).
Di qui la relativa “novità” di un libro come RaccontAbili, non retoricamente recriminatorio ma corag-giosamente critico e abilmente, sottilmente propositivo, se consideriamo il “potenziale di crescita informativa ed esperienziale che può assumere”, sia individualmente sia collettivamente, l’insieme delle esperienze culturali e professionali, auto-educative ed educative tesaurizzate e trasmesse da Zoe Rondini nel suo libro, nella loro sfaccettata, anche se spesso sfuggente, imprevedibile, magari sorda e muta, ma pur sempre infinitamente vitale complessità.

Roma, 8 gennaio 2021
Nicola Siciliani de Cumis

Leggi anche:

La Professoressa Maria Serena Veggetti, docente di psicologia alla Sapienza di Roma, racconta RaccontAbili

Presentazione del saggio RaccontAbili

Presentazione di “Nata viva”, romanzo e cortometraggio

Continua a Leggere

La Professoressa Maria Serena Veggetti, docente di psicologia alla Sapienza di Roma, racconta RaccontAbili

Zoe Rondini, Raccontabili. Domande e risposte sulle disabilità, Erickson Live, Trento 2020, pp.9-277.

Il nuovo contributo di Marzia Castiglione, già nota con il nome d’arte di Zoe Rondini, Raccontabili edito dalla Erickson Live, rappresenta un importante punto di riferimento per chi si ponga il problema dell’educazione al livello universitario in quanto contieneбак,fra gli altri, argomenti come il problema dello sviluppo psicosessuale, ancora oggi non bene compreso e trattato esaurientemente. A questo tema è dedicata la parte finale del volume, con diversi capitoli. Tuttavia lo scritto nasce da una crescita della Narrante Zoe, che dalla sua esperienza suggestivamente presentata nel primo scritto, Nata viva, ha “volato alto” raggiungendo un punto di vista più elevato. Quello dell’Altro, come scriveva Vygotskij, e degli Altri.

Accade così che anche il tema della diversa abilità, come oggi si viene generalmente a caratterizzare la disabilità, diviene un problema assai più esteso e universale, aggredisce il contenuto del concetto di norma, già sottoposto a critica sotto l’aspetto statistico in anni trascorsi per la sua impropria utilizzazione nei settori psicopedagogici.

La vita in famiglia di una persona disabile che cresce è diversa da quella di una qualsiasi persona in via di sviluppo? Questo interrogativo si ripropone in tutti i capitoli affrontati, compreso il tema della costruzione della identità psicosessuale e del conseguimento della propria esperienza autonoma. Il saggio è molto articolato sotto l’aspetto formale, con diverse tipologie di contributi, come brevi narrazioni, interviste, articoli e appendici. Dunque assume anche il carattere di una ricerca di opinioni sulla esperienza del disabile e/o del suo familiare o conoscente. Ma soprattutto pone l’accento sulla fragilità del disabile soprattutto di sesso femminile, che i dati di cronaca dimostrano come più frequentemente oggetto di abuso e violenza. Nel presentare alcune questioni Zoe non dimentica di esporre la sua riconoscenza a chi, come Adriano Bompiani o come Nicola Siciliani De Cumis, o i giovani colleghi, tra cui Matteo Frasca hanno valorizzato la loro identificazione.

Interessante l’argomento della professione potenziale del disabile, che si è espanso e tocca nuovi settori in cui esiste oggi un apporto significativo delle persone con disabilità di vario genere, da quelle sensoriali gravi, come non vedenti o udenti a quelle di altro genere. Settori come arte, teatro, musica, danza, sport.

In sostanza l’intero saggio di Zoe documenta la crescita della consapevolezza di sé e della elevata dimensione che ha assunto la riflessione personale. Questo processo propriamente psicologico, cui lo psicologo russo Davydov, Vygotskijano di seconda generazione, per sua stessa definizione, ha dedicato intuizioni importanti, che ho ricordato anche nella mia introduzione, ha una portata straordinaria, oggi valorizzata anche in ambito psicopedagogico e educativo. In questo ambito ad esempio, la persona disabile supera, senza dubbio alcuno, il normale, solitamente scarsamente attento alle motivazioni della sequenza delle proprie azioni.

Roma, 8 gennaio 2021

Maria Serena Veggetti

Raccontabili è disponibile QUI

Nata viva è disponibile QUI

Potete inoltre visionare il  cortometraggio “Nata Viva” QUI

Se desiderate potete contattarmi sulla sua pagina Facebook  o  sul gruppo “Amore, disabilità e tabù: parliamone!“, o su Instagram .

Leggi anche:

Presentazione del saggio RaccontAbili

Presentazione di “Nata viva”, romanzo e cortometraggio

Lezione per il Master di Neuroriabilitazione su disabilità, amore e sessualità  

 

 

Continua a Leggere

O Anche No Rai Due

Il 10 gennaio 2021, sono stata intervistata da Paola Severini Melograni al programma “O Anche No” su Rai Due.

Buona visione.

 

Tutta la puntata è disponibile al link:

O Anche No

Leggi anche:

Presentazione del saggio RaccontAbili

Qui non troverai i super eroi

Presentazione di “Nata viva”, romanzo e cortometraggio

Continua a Leggere