Il concerto di Amara, una carica di felicità e di umanità

Sabato 28 giugno 2025, sono stata al concerto di Erika Minneo, in arte  Amara, nell’ambito del Roseto Gentile Festival, presso la  Villa Comunale di  Roseto degli Abbruzzi.

La mia stima per la cantante è nata dopo subito dopo aver conosciuto la sua voce dolce e graffiante e i suoi testi intensi dopo l’ultimo Festival di Sanremo. Ha partecipato a concorsi musicali come SanremoLab e Area Sanremo prima del suo debutto tra le Nuove Proposte del Festival di Sanremo nel 2015. La svolta nella sua carriera è arrivata proprio con la partecipazione al Festival di Sanremo, dove ha presentato la canzone Credo. 

Chi è Amara e la sua interpretazione a Sanremo

Nata a Prato il 15 giugno 1984, Amara è compagna d’arte e di vita di Simone Cristicchi. Durante la serata delle cover dell’ultimo Festival di Sanremo Amara e Simone hanno interpretato La cura, uno dei brani più iconici di Franco Battiato. La scelta di Cristicchi è stata accolta con entusiasmo:

“Sono stato felice che Carlo Conti abbia accettato la nostra proposta”, ha dichiarato il cantautore, spiegando perché ha voluto Amara accanto a sé. La definisce un’artista “straordinaria”, ma soprattutto la persona che ha “reso la mia vita meravigliosa”.

L’incontro, le emozioni e la serata

 Ritornando al nostro incontro a Roseto, è stato davvero emozionante per me poterle parlare, come due amiche, a fine serata. Ero al settimo cielo e non ero l’unica  ad essere entusiasta. Anche lei era contenta di ricevere i miei libri con dedica,  una lettera e  due  zainetti con immagine e scritta di me come divulgatrice: “vi  aspetto su www.piccologenio.it”, uno per Amara e uno per Simone.

È una cantautrice di grande sensibilità, voce unica e penna raffinata, che  emozione incontrarla, parlarle di chi sono e cosa ho fatto, regalarle i miei scritti e scoprire che è veramente una persona autentica. Ero piena di aspettative, ma anche spaventata dalla delusione che poteva derivare dal mancato incontro, o da una sua reazione scostante verso una fan come tante.

Ma andiamo a raccontare con ordine i momenti più importanti della  serata. Un’ora prima del concerto ero alla villa nell’intento di parlare con lo staff per vedere se riuscivo ad avvicinarla e ad accaparrarmi un posto nelle prime file. Sapevo di chiedere tanto ad un personaggio pubblico. Con mia sorpresa ed emozione è stato possibile, a dirla tutta mi hanno addirittura messo in prima fila.

Poco prima ho potuto parlare  facilmente con delle persone gentilissime dello staff e ho dato loro i dépliant  che sintetizzano chi sono ed   il mio lavoro di divulgatrice. Ho ricevuto da subito doni inaspettati: come due posti, per me ed un’ amica che mi aiuta e  che con entusiasmo ha condiviso con me  questo week end distante da Roma. Un’addetta   è andata a parlare con la cantante; da   quel momento è stato un crescendo d’emozioni. L’ingresso alle prove, il sorprendente posto in prima fila con gli addetti stampa.

Assistere al concerto è stato un privilegio, Amara è un’interprete divina. Stupenda l’interpretazione dei testi condivisi  tra lei e Fiorella Mannoia. Apprezzo l’attenzione per gli ultimi, i pensieri rivolti alla guerra, al tema del cambiamento climatico e le riflessioni sull’impatto spesso eccessivo che il  digitale ha sulle nostre vite.

Persona  e personaggio: le due cose possono coesistere

Ci tenevo tantissimo ad incontrarla. In video e interviste è sempre apparsa come una persona autentica e sensibile.

 Per questi motivi le ho chiesto,  nella lettera che le ho consegnato, della quale riporterò buona parte del testo più avanti, se con Cristicchi hanno pensato di scrivere una canzone sulle persone con disabilità oltre la bellissima “L’Autistico, chissà, ma apprezzo molto  li loro lavoro di dare voce a tutti, matti, reduci di guerra, malati, custodi, anziani.

Nello scambio con Erika abbiamo parlato tanto, ero preparatissima! Lei sembrava a suo agio e contenta di ascoltare una persona che conosce a menadito le sue interviste, testi e concerti, le ho chiesto anche alcune cose della vita privata. È molto potente come persona ed anche come personaggio pubblico. Mi piace e mi emoziona la delicatezza, l’interessamento e l’umiltà che è quasi palpabile, non è  scontata nelle persone comuni ed è cosa più difficile da conservare per i personaggi pubblici. Ma molti, per fortuna riescono a rimanere fedeli ad una vita comune ed autentica.

Anch’io saprò  di te ora che leggerò Nata Viva”,

è stata  una delle cose che mi ha detto. Abbiamo parlato di tutti gli argomenti della lettera  e anche di problemi personali e di salute che ho avuto ultimamente e sto ancora gestendo.

 Sono veramente felice di  averla incontrata. Adesso sarei felice di andare a vedere Cristicchi e Amara in altre date in una loro tournee autunnale e magari parlarci ancora come si fa tra amici.

Auguro a lei e a Simone tutto il bene ed il successo che meritano!

Di seguito  alcuni stralci della lettera:

Carissimi Erika e Simone,

Mi chiamo Marzia Castiglione, in arte Zoe Rondini[1]Sono autrice, divulgatrice, pedagogista e blogger. Nel mio piccolo cerco di essere cantastorie come voi… e come voi giro volentieri teatri, convegni, scuole e atenei; perché in tutto ciò cerco di portare avanti dei messaggi ed è sempre più importante quello che ricevo, dagli altri, in particolare dagli alunni di medie, liceo ed università.

Vi seguo da tanto e adoro la vostra musica e le profonde parole. Credo di aver visto tante volte molti  video delle vostre interviste, concerti ed interventi, ma per fortuna continuo a sorprendermi. Cara Erika sei sempre bravissima, se posso esprimere una preferenza il concerto  “il respiro dell’alba”, presso il monastero San Magno (luglio 2023), che vorrei visitare magari proprio nei prossimi mesi estivi, è quello che più mi ha colpita. Complimenti vivissimi per il tuo  “La Certezza di Essere viva”.      

Vi parlo un po’ di me: ho una disabilità motoria dovuta ad un’asfissia neonatale di cinque minuti. Sono stata fortunata… la “vita è meravigliosa. Che sia benedetta”.

Dopo “aver riflettuto per i primi cinque minuti di vita, ho deciso di respirare”, e quindi di vivere…  Oggi conduco una vita “normale”: non vivo in famiglia, sono laureata, scrivo, guido, in poche parole…  Vivo e cerco di esistere. E’ con la consapevolezza dei miei limiti e capacità  che ho fatto le scelte più importanti verso una esistenza piena e autonoma. Come quella di iniziare a  scrivere a tredici anni ciò che oggi è il romanzo di formazione “Nata Viva”. Ho iniziato per lo stesso motivo per il quale Simone ti sei rifugiato nel disegno. Anch’io mi sentivo emarginata, sola e non solo perché non c’era più il secondo marito di mia madre che per me è stato come un padre.

 Anche per la profonda condivisione e stima, ogni vostra parola mi emoziona tantissimo, mi nutre e mi porta a riflettere. Mi piacerebbe conoscervi e scambiare due parole con voi su musica, scrittura, teatro e Vita.

 Mi reputo serenamente… e affettuosamente   MATTA,  adoro LA TOSCANA, I MATTI e CASTELLI ROMANI. Mi piacerebbe parlare con voi di tanti argomenti. Tu Simone parli degli ultimi in guerra, nelle strutture psichiatriche, negli ospizi… prima o poi parlerai di tutte le persone con fragilità? Per fare un esempio mi vengono in mente i disabili😊😉! Sia quelli autonomi che  chi vive in strutture. Tante situazioni sono eccellenti, non tutte purtroppo. 

Comunque anch’io, come voi,  penso che esistano tanti concetti di normalità e di felicità… tanti quanto le persone! Per me la felicità non dovrebbe essere sbagliata, anche se per chi non la sa gestire, si trasforma in euforia alla quale segue, inesorabilmente, la depressione.

Mi piacerebbe scoprire come mai anche a voi appassionano i Mantra e poter approfondire la vostra attività nelle scuole, oltre ai monologhi. Sarei anche curiosa di sapere se   avete ripreso tale attività dopo il covid, se avete ancora tempo tra scrittura, concerti, libri e Sanremo😉.

Dal 2012 al 2020 ho avuto la fortuna di portare nelle scuole il progetto: “Disabilità e narrazione di sé; come raccontare le proprie piccole e grandi disabilità”, che si propone di incentivare la narrazione del sé, sensibilizzare sulle differenze (anch’io penso che la normalità sia noiosa) e si  propone di prevenire il bullismo. L’ho riproposto dopo il Covid, ma ultimamente è tutto più difficile… 

(…) Lo so che “la vita è meravigliosa, che sia benedetta…”   ma ci sono alti e bassi. Mi piaceva quello che ho fatto come  autrice, peccato che sta sfumando e sono rimasta sola, senza il mio consulente letterario che, per tanti anni, con competenza e affetto, ha creduto in me e mi ha aiutato a realizzare tanti progetti.

L’attitudine alla recitazione mi ha portato, grazie alla collaborazione con Matteo Frasca e la regista e attrice Tiziana Scrocca, ad estrapolare dal mio romanzo la sceneggiatura dello spettacolo teatrale “La cantastorie Zoe“. Inoltre, dal 2019 al 2023 ho fatto parte del laboratorio teatrale indipendente – “Compagnia Nuovo Teatro”, direzione artistica dell’attrice-regista Patrizia Schiavo.

Continuo a parlarvi della mia “missione”, sperando di conoscervi di persona, prima o poi.

Ma andiamo con ordine: il mio ultimo “figlio” è il saggio “RaccontAbili: domande e risposte sulle disabilità” (Erickson Live 2020). La mia prima opera  letteraria è il romanzo autobiografico “Nata Viva”, (Seconda edizione nel 2015, grazie alla Società Editrice Dante Alighieri).
Dal romanzo è tratto l’omonimo cortometraggio, disponibile su YouTube. Il video è il seguito del libro ed è stato il  primo a classificarsi nella categoria “Corti Della Realtà”; nell’ambito del Premio L’Anello Debole – Festival di Capodarco edizione 2016.

La mia passione per la scrittura mi ha anche portata, dal 2006, ad aprire  il portale www.piccologenio.it dove pubblico contributi  su tematiche quali disabilità, amore, sessualità, narrazione di sé e pedagogia.

Sono laureata in Scienze della Formazione e dell’Educazione, con specialistica in Lettere, Editoria e Scrittura presso l’Università Sapienza di Roma.

Mi impegno anche come divulgatrice delle tematiche di educazione sessuale e disabilità. Amo cucinare, faccio anche un ottimo gelato in casa!

Nella speranza di conoscervi, auspico di farvi cosa gradita regalandovi un po’ di me attraverso i miei scritti.

Vi auguro tanto amore e serenità.

 Marzia in arte Zoe Rondini

 

    

Leggi anche:

Lettera a Fiorella Mannoia

“Nata viva” di Zoe Rondini: romanzo e cortometraggio

RaccontAbili: presentazione del saggio di Zoe Rondini e rassegna stampa

 

[1] www.piccologenio.it

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