Dott. Tassiello.
Terza parte – LA SESSUALITA’
Questa terza parte del “trittico- Innamoramento, Amore e Sessualità“ di cui stiamo argomentando è dedicato alla sessualità, intesa come l’agire un comportamento finalizzato alla procreazione e ricreazione.
Per la complessità dell’argomento, come si intuisce dalle finalità, abbiamo preferito trattarlo in più riprese.
Parlare di sessualità non può prescindere dall’affettività e dal coinvolgimento emotivo e sentimentale, grazie al contributo della corteccia cerebrale che ci contraddistingue dalle specie animali inferiori. Quindi possono essere giustificabili e comprensibili alcune idee di fondo: 1)le relazioni sessuali e affettive rivestono interesse pubblico, il bene meritevole di protezione pubblica e’ la relazione affettiva sessualmente caratterizzata; 2) la relazione affettivo-sessuale ha valore anche nel suo esistere provvisorio; 3) il benessere sessuale è il barometro della salute; 4) la sessualità umana si propone come procreazione e ricreazione; di cui ho già precisato sopra.
Ma cosa intendiamo con il termine sesso? E per sessualita’ nella diversità e/o dimorfismo sessuale?
Nell’etimo dei due termini troviamo la radice sexus = secare – dividere il maschile (x-y) dal femminile (x-x). Spero di non essere frainteso, ma me ne assumo ampia responsabilità e piena disponibilità all’interazione, senza usare il termine più politico di “contraddittorio“, per gli aspetti della diversità che meritano pieno e indiscusso rispetto. Quindi il sesso e per esso la sessualità, intesa come comportamento, rappresenta un impulso biologico naturale; una potente energia salutare; una sfera importante della vita; una scelta consapevole e responsabile; una espressione d’amore desiderata da entrambe i partner. Questi aspetti di contenuto della sessualità meritano ben più ampio spazio ed altri più capaci interpreti Cito con piacere, ma anche con alcune riserve, A. Schopenhauer nel suo più importante lavoro sull’argomento: “Metafisica dell’amore sessuale“; in cui l’autore afferma che: << … L’amore inganno della natura …>> E prosegue << …Ma, anche senza mito e senza simbolo, la veemenza dell’istinto sessuale, la vivacità del suo ardore e la profonda serietà, con la quale ogni animale, compreso l’uomo, ne compie le funzioni, dimostrano che proprio mediante la funzione sessuale l’animale appartiene a ciò in cui propriamente e principalmente sta il suo vero essere, cioè alla specie, mentre tutte le altre funzioni e tutti gli altri organi servono direttamente solo all’individuo, la cui esistenza, in fondo, è puramente secondaria.
Nella veemenza di quell’istinto, in cui si concentra tutta l’essenza dell’animale, si esprime inoltre la coscienza che l’individuo non dura, e che quindi deve dare tutto per la conservazione della specie, nella quale sta la sua vera essenza“.
S. Freud e collaboratori hanno ampiamente approfondito il tema della sessualità ed elaborato il passaggio dal concetto sessuale di pulsione a quello di relazione con queste caratteristiche: il concetto freudiano di pulsione sessuale considera il comportamento sessuale come una sorta di “impianto idraulico“, cioè un serbatoio che si riempie di “libido“ e che attraverso la scarica pulsionale ritorna ad uno stato di equilibrio e di “calma psicofisica“. Il concetto sessuale di relazione oggettuale introduce il termine relazione per indicare tutto ciò che precede l’atto sessuale (corteggiamento, seduzione, innamoramento, amoramento,ecc.); cioè il bisogno sessuale spinge alla ricerca di una relazione sessuale fissa, che sia supportiva e rassicurante per ciascuno dei due partner, pensando alle incertezze e rischi del futuro. Le attuali ricerche sulle MTS (malattie trasmesse sessualmente) hanno indicato nella promisquità sessuale la causa primaria; una specie di “castigo“ per i “peccati“ commessi. In realtà sembra essere chiamata in causa la “familiarità“ che si struttura tra la basicità del liquido spermatico e l’acidità della cavità vaginale. Le considerazioni e le riflessioni fin qui proposte non vogliono essere che le premesse per un approfondimento in cui sono accettate e desiderate delle proposte di integrazione.