NATALE CON L’ECOALBERO DI EFFETTO NATURA. (cliccate sul titolo per vedere l’immagine)

 

Quest’anno a Roma c’è  un albero di Natale in più.
Si tratta di un albero particolare: un grande ramo cercato e raccolto in terra, quindi non è stato tagliato. Il ramo è stato portato dal Gruppo Scout Rm 24 della parrocchia di S. Chiara alla cooperativa Effetto Natura. Per decorare l’albero c’è stato tutto l’impegno, l’allegria e la buona volontà di due gruppi di ragazzi. I primi sono ragazzi con handicap cognitivo dell’ Istituto Leonarda Vaccari; il secondo gruppo sono stati gli alunni della prima media della Scuola Maratona che si trova a pochi passi dalla “tana“: la sede della cooperativa.
I ragazzi del Vaccari vengono tutti i mercoledì dalle dieci a mezzo giorno.
Negli ultimi tre incontri hanno raccolto foglie, pigne, rami e li hanno decorati con colla e porporina, la prossima settimana li appenderanno al grande ramo e l’albero di natale sarà completato e visibile per chi passa da via della Farnesina. Spero che vogliate prendere spunto dal nostro grande albero per riportare in piccolo nelle vostre case gli addobbi e la semplicità che si può ottenere senza danneggiare la Natura affinché anche per voi questo Natale abbia qualcosa grazie alla quale possiate dire: “anch’io ho rispettato l’ambiente e la Natura“.
Quest’albero ha anche un’altra particolarità: c’è un grande cartellone plastificato sul quale si può leggere la scritta “albero di natale ecologico“ e sotto la quale ci sono tre grossi simboli, disegnati al computer. Il primo simbolo rappresenta un albero, il secondo rappresenta il Natale e l’ultimo  sta per indicare la parola ecologico. Questo cartellone può essere letto e capito da tutti: da bambini dell’asilo e delle elementari che possono leggere la frase aiutandosi con le figure, dai ragazzi che fanno attività alla cooperativa. Per quelli che non hanno difficoltà c’è la semplice scritta, per chi ha problemi di lettura o non sa leggere può arrivare al messaggio grazie alle tre icone. Credo e spero che quest’ albero sia veramente per tutti anche per gli anziani, i bambini, le mamme…che passano d’avanti alla tana e si vogliono fermare cinque minuti ad osservare il giardino.   
I due gruppi, quello dei ragazzi del Vaccari e quello degli alunni della scuola media Maratona, non si sono impegnati solo per l’albero di Natale; il progetto a loro dedicato è esteso per tutto l’arco dell’anno. Ogni mercoledì sono venuti e verranno ancora, con loro una professoressa di scienze e due educatrici del Vaccari, Flavia Caruso ed io.
Gli alunni della scuola media vengono il martedì verso le undici, loro fanno una lezione di scienze un po’ speciale: anziché usare libri fanno tesoro di un pezzo di terreno nel quale stanno piantando settimana dopo settimana delle piante per attirare la microfauna locale e creare così il giardino delle farfalle.
Questi ragazzini hanno conosciuto il gruppo dei ragazzi con handicap cognitivo; devo dire che è stato molto bello costatare che non hanno avuto paura dell’handicap, non si sono mai comportati in modo da far sembrare i disabili molto diversi agli occhi miei, di Flavia e della professoressa di scienze.
Noi tre persone più grandi seguiamo con entusiasmo i gruppi ed è bello osservare alcuni dei ragazzi del Vaccari che creano spazio nel terreno e piantano nuove piante insieme ai piccoli studenti. Un’altra socia della cooperativa che si è data molto da fare è la pedagogista clinica, Anna Maria Molteni; è lei che ci ha spiegato che i ragazzi sono stati scelti in istituto tra quelli che presentano un ritardo cognitivo medio-lieve. Lei lavora presso l’Istituto e ha fatto da tramite tra la cooperativa e il Vaccari.  
Invito tutti coloro che leggono quest’articolo, a venirci a trovare nella sede della cooperativa Effetto Natura che si trova a via della Farnesina 00194 Roma. Nel periodo natalizio c’è l’albero ecologico ma noi siamo aperti tutto l’anno e vi aspettiamo, a carnevale organizzeremo una pesca a premi ma in una mattinata di sole è bello anche trascorrere due ore nel giardino della tana coinvolgendo amici, compagni di scuola e genitori.            

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il Natale è luce da donare.

una festa che ha il sapore della rinascita degli uomini. Festa di speranze, buoni propositi, regali da donare e da ricevere.
Sto sognando? Perchè no! Meglio sognare che avere incubi. I sogni spesso diventano realtà.
Chi da piccolo non ha aspettato che Babbo Natale ci portasse i doni? Era una bella attesa!
Poi il tempo ci ha fatto scoprire che Babbo Natale era un’invenzione e che le renne, in realtà non volano.
Però mi piaceva quel mondo incantato fatto di slitte trainate dalle renne nel cielo stellato e guidate da un grasso signore con la barba bianca e tutto vestito di rosso.
Peccato che crescendo i mie sogni, e penso anche i vostri si sono infranti.
Però, per fortuna, molti italiani sognano anche da grandi. Anche loro si aspettano dei regali materiali, fanno i conti con l’anno vecchio e sperano che l’anno nuovo gli porti amore, salute e denaro. Magari chiedono a babbo natale una promozione sul lavoro, qualche zero in più sulla busta paga, la salute ed anche un matrimonio o un divorzio, dipende dai casi.
Per i bambini il Natale è l’occasione di scrivere nella letterina oltre ai giocattoli frasi tipo “… per favore fammi diventare più buono ed ubbidiente…” oppure “fa che i bambini africani abbiano da mangiare e tanti giocattoli come ho io”.
Perché da grandi si vive in maniera frenetica ed egoistica?
Spesso gli adulti prendono coscienza di molte realtà che non sanno fronteggiare e pertanto il venticinque dicembre viene vissuto, e si riduce, ad un giorno come tanti altri con pessimismo, malinconia e tanta ipocrisia anche perché il natale è la festa della famiglia. Per tutto dicembre e parte di gennaio la propria situazione famigliare si accentua, i litigi e la solitudine si fanno sentire di più in tutte quelle persone che non hanno una famiglia modello come ci rammentano tutti i presepi che vediamo.
A dicembre girare per negozi e bancarelle sembra un obbligo.
Può essere una terapia scaccia pensieri, un dovere di un padre verso i proprio figli o una gioia quando si cerca il regalo più bello del mondo da fare alla persona che amiamo. Fatto sta che nel centro e nelle fiere natalizie delle grandi città, c’è sempre una gran folla, traffico, è quasi un utopia trovare parcheggio per una macchina famigliare, ma almeno l’economia gira.
Personalmente quest’anno vorrei “donare” qualcosa di mio perchè non voglio perdermi l’occasione di festeggiare la festa del natale Natale come merita, perchè il vero Natale non è solo luce che proviene dai negozi e dalla case, ma vera luce emanata dall’interno di ciascuno di noi.

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