![Nata Viva Nata Viva](http://www.piccologenio.it/wp-content/uploads/2013/11/foto1-230x300.jpg)
pdf: 036-038 l’ultimo articolo su Zoe Rondini e Nata viva, c’è solo un errore di nomi per il resto è bello e con tante foto! fonte: rivista “A Sua Immagine” n.44- 9 novembre 2013. Articolo di Domitia Caramazza.
buona lettura!
“Tutti i dottori si affrettano a rianimarmi, ma rimango cinque minuti completamente senza respirare. Si tratta solo di cinque minuti, ma sono i primi della mia vita… in quei momenti nessuno, nemmeno i medici potevano capire il perché non mi era arrivato abbastanza ossigeno al cervello: è questo che mi provocherà la morte di alcune cellule del sistema nervoso centrale, proprio quelle che controllano i movimenti…“. Marzia sintetizza così, nel primo capitolo del suo romanzo autobiografico, Nata viva, i primi minuti di vita in cui ha rischiato di morire, fatali per la lesione cerebrale che le ha causato un handicap motorio. Nel tempo, lo ha saputo trasformare in vera e propria risorsa, grazie a tanto carattere, all’amore delle persone care, in particolare della nonna, e alla fede. “Quando ero piccola tutti mi dicevano che ero uguale agli altri bambini, poi, crescendo, mi è venuto qualche dubbio“. Esordisce autoironicamente Marzia, convinta che negare le differenze non sia un’arma per combatterle. Ha imparato a ‘giocare’ con i propri limiti, per migliorarsi. La passione per la scrittura le ha aperto una finestra sul mondo, che racconta con vivace intelligenza. È il suo concetto di esistenza che non sposerà mai l’idea di normalità, nella più banale accezione, in quanto crede nell’unicità della vita di ciascuno, “anche in tutti gli equilibri mancati“. Niente è scontato per Marzia. Non lo è stato nascere, non lo è stato parlare o scrivere, e soprattutto non lo è stato camminare.
Primi difficili passi
![Cinque minuti di blackout Cinque minuti di blackout](http://www.piccologenio.it/wp-content/uploads/2013/11/foto3-300x166.jpg)
“Sono una persona deambulante, anche se a volte sembra che stia per cadere o in procinto di schiantarmi al suolo. Anche se barcollo tanto, oramai, a 28 anni, sono poche le volte che realmente cado per terra e quelle poche volte non faccio in tempo a toccare il suolo che già mi sono rialzata“. Marzia introduce così quella che definisce l’im
Nata viva
Dalla sua opera prima è stato tratto uno spettacolo teatrale
La Cantastorie Zoe
L’handicap
come ricchezza Marzia, in arte Zoe Rondini, ha fatto
della sua disabilità una risorsa di vita.
E lo racconta con forza, coraggio ed energia
di Domitia Caramazza
presa più assurda e faticosa della sua vita: camminare. Quando ha ancora pochi mesi, gioca per terra, come tutti i bambini, poi, nel rimanere seduta a osservarli muoversi e camminare, acquisisce progressivamente la consapevolezza della propria disabilità. Sono numerosi e conflittuali i ricordi legati ai medici e ai fisioterapisti, soprattutto quello che fa riferimento a Damian, l’inglese al quale riconosce il merito della sua deambulazione autonoma. È con lui che Marzia inizia a camminare sola, stringendo forte i pantaloni sull’esterno coscia per mantenere l’equilibrio. È una bambina, ma deve esercitarsi anche durante l’estate. Non può rischiare di perdere tutti i piccoli ma faticosi progressi raggiunti. Damian la raggiunge a Roma per alcuni periodi di terapia intensiva, durante i quali le impone infinite camminate. Il suo metodo è la motivazione psicologica. “I medici che mi visitavano nei primi anni di vita, dicevano che non avrei mai camminato. Invece, adesso, mi muovo da sola“. Afferma risoluta Marzia.
Persone importanti
![Insieme a nonno, sorella e mamma Insieme a nonno, sorella e mamma](http://www.piccologenio.it/wp-content/uploads/2013/11/foto5-300x228.png)
![Insieme alla nonna Insieme alla nonna](http://www.piccologenio.it/wp-content/uploads/2013/11/foto6-215x300.jpg)
Negli anni della prima infanzia la mamma e la nonna lottavano per farla crescere serena: “Non sapevo che papà non riusciva ad accettarmi, non sapevo che i miei stavano per separarsi“. All’età di due anni, i genitori chiedono l’annullamento del matrimonio. Più tardi, la madre si fidanza con Rickie, entrato a far parte della loro vita “in punta di piedi“. Lui, reduce da una poliomielite infantile, sa benissimo come e quando dover aiutare Marzia, stimolandola a fare moltissime cose. Riesce a comprenderne le difficoltà e a rassicurarla più di altri. La parte destra del corpo di Rickie è rimasta più piccola rispetto a quella sinistra. È completamente autonomo, ma ha un braccio che non riesce più a utilizzare quasi per niente. Rickie, però, muore all’improvviso, nell’estate del 1994, periodo in cui Marzia/Zoe, decide di iniziare a scrivere Nata viva. Ad accompagnarla nell’impegnativo passaggio dall’infanzia all’adolescenza, dopo i primi anni di vita trascorsi con la tata ‘Nonna Ali’, è la ventenne Ingrid, ex capo scout. Niente coccole, al contrario, la rende autonoma nel lavarsi, asciugarsi e mettersi il pigiama, facendole capire che non serve chi la compatisca. La persona più importante della sua vita, però, è la nonna: “L’unica che non ha smesso di aiutarmi e di starmi vicina, ha sempre creduto nelle mie potenzialità e per questo mi ha fatto raggiungere molti traguardi“. Marzia è cresciuta con lei. È con la nonna che usciva nel tempo libero. È stata la nonna a imporsi perché imparasse a camminare. A sostenerla nelle difficoltà scolastiche. A regalarle il viaggio più bello, a New York. Ad aiutarla a scrivere il primo articolo. La nonna è stata sempre e amorevolmente vicina. Il nonno, invece, “uomo saggio e importante“, l’ha aiutata a preparare i primi esami universitari.
I traguardi della vita
![L'Abbraccio L'Abbraccio](http://www.piccologenio.it/wp-content/uploads/2013/11/foto4-300x173.jpg)
“Mentre gli altri bambini giocavano, io ho passato tante, troppe ore seduta al banco dell’asilo e il pomeriggio”
Storie di fede MARZIA RONDINI
IN LIBRERIA
Tra vivere
ed esistere
Non è un trattato o un saggio sulla disabilità, ma un appassionato romanzo autobiografico di formazione, in cui la protagonista, Zoe, diviene testimone del sorprendente incontro tra limite e prospettiva, civiltà e pregiudizio, presenza e invisibilità, non accontentandosi del “quieto vivere“ che spesso la società assegna alle persone disabili. Per maggiori informazioni gli indirizzi e-mail
sono info@piccologenio.it,
e ordini@ilfiloonline.it.
Nata Viva
Zoe Rondini
Editore: Gruppo Albatros Il Filo
Anno di pubblicazione: 2011
Numero pagine: 195
Prezzo: € 15,50
Cinque minuti di blackout Nei primi attimi di vita non ha respirato, riportando danni molto gravi al sistema nervoso centrale
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