Nata Viva di Zoe Rondini, su www.associazionelibroaperto.it

Ecco l’opera prima della scrittrice Zoe Rondini, Nata Viva, un romanzo risultato finalista nel concorso letterario Premio Firenze 2011 e segnalata nel concorso Premio nazionale di letteratura “Prof. Francesco Florio” 2011.

La trama di Nata Viva
“Tutti i dottori si affrettano a rianimarmi, ma rimango cinque minuti completamente senza respirare. Si tratta solo di cinque minuti, ma sono i primi della mia vita“.    


Poi Zoe comincia a respirare. E a vivere. Quei cinque minuti dopo rispetto agli altri neonati – a causa di un respiro intrappolato per un tempo infinito in un corpo troppo piccolo – la costringeranno a confrontarsi, fin dai primi mesi, con una vita che è cominciata sì cinque minuti più tardi, ma che pian piano non tarderà a essere così tanto desiderata da consentire a Zoe di superare qualsiasi ostacolo, senza rinunciare a nulla, a costo spesso di immane fatica e  incomprensione da parte degli altri.

Zoe imparerà con suoi tempi a camminare, a parlare, a leggere e all’età di nove anni scoprirà la inesauribile passione per la scrittura, cominciando a scrivere i suoi primi racconti.


Ma è all’età di tredici, che per superare il momento più difficile della sua vita – a causa di lutto doloroso –  intraprende l’avventura più importante, e un po’ per bisogno, un po’ per caso, un po’ per scelta, decide di dare vita ad un racconto autobiografico che l’accompagnerà per ben dodici anni.

Lungi dall’essere un trattato o un saggio autobiografico sulla disabilità, Nata viva vuole essere un racconto appassionato e antipedagogico di una ragazzina e poi di una ragazza che, tra luci e tenebre, ha saputo lottare per raggiungere e conquistare quella serenità che tutti bramiamo, non dando mai per scontato nulla e soprattutto non accontentandosi mai del buon quieto vivere che spesso la società assegna alle persone disabili.


Nel suo stile rapsodico, squisitamente discontinuo, frammentario e spesso profondamente ironico, Zoe si fa cantore e testimone, con la sua voce, dell’incontro sorprendente tra limite e prospettiva, civiltà e pregiudizio, presenza e invisibilità, costruendo, capitolo dopo capitolo, la propria visione del mondo, dove la normalità sembra non appartenere a nessuno, per fortuna.

Ne nasce un racconto a suo modo epico in cui riconoscersi,  popolato da  personaggi indimenticabili, amici e nemici che  Zoe sa tratteggiare con sapiente tocco  tra familiari, compagni di scuola, dottori, fisioterapisti, maestri, insegnanti, docenti universitari, presidi,  babysitters, viandanti, incontri fortuiti.

E insieme a lei, anche noi riviviamo il nostro essere stati bambini o adolescenti incompresi, in famiglia come a scuola, dentro o fuori dal gruppo, allontanati e maltrattati spesso inconsapevolmente, a volte con una certa presunzione da chi non la pensava o non poteva essere come noi.


Nel suo romanzo di formazione Zoe costringe il lettore a non dimenticare mai lo  scarto enorme che c’è tra vivere ed esistere, inchiodandoci all’idea che per nascere veramente, ad ogni occasione, bisogna sentirsi vivi, gridarlo e raccontarlo al mondo intero.

Per contattare l’autrice Zoe Rondini:
info@piccologenio.it

Scheda Libro:
Titolo: nata Viva
Autore: Zoe Rondini
Editore: Gruppo Albatros Il Filo
Anno: 2011

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Intervista a Zoe Rondini, autrice del romanzo Nata Viva, su www.associazionelibroaperto.it

Oggi vi presentiamo una scrittrice che ha pubblicato il suo primo romanzo Nata Viva, una storia dai tratti biografici con un tema forte e attuale: le difficoltà legate ad un problema alla nascita e ad un grave lutto, difficoltà che hanno condizionato la sua vita. A lei la parola.

– Ciao Zoe e ben venuta nel nostro sito; prima di formulare le domande prendo sempre informazione sui nostri autori, cerco di scoprire almeno in parte la persona che potrei avere di fronte. La tua vita non è stata di certo facilissima, da qui nasce il tuo libro Nata Viva, vuoi essere tu a parlarci di questo libro e del perché di questa scelta?
Ciao Tiziana e grazie di avermi “ospitato“ nel tuo sito con questa intervista.
Il mio libro “Nata viva“ è un breve romanzo di formazione, non è un saggio pedagogico  sulla disabilità. E’ vero che parlo anche del mio handicap ma non è l’argomento principale.

Lo stile di scrittura è rapsodico, semplice, minimalista, spesso ironico ed autoironico, a volte volutamente pungente, ma sempre leggero e scorrevole. Questo, penso,  lo rende adatto a tutti: lo possono leggere i ragazzi dalla scuola media in poi, le maestre, le insegnanti di sostegno, i genitori, i nonni.
Ci sono molte tematiche serie ed anche altre più leggere e divertenti che appartengono a molte persone, non solo a i disabili; ne cito volentieri alcune: l’esperienza della scuola ed episodi che oggi si possono definire di “bullismo“ (quando andavo a scuola io ancora non si usava questa parola), la voglia di gestirsi da sola il tempo libero, proprio come tutti i miei coetanei.  Parlo delle vacanze al mare, del  viaggio più bello che ho fatto – quello a New York – , c’è la mia famiglia,  c’è raccontato il rapporto con i parenti, l’intesa speciale tra me e la mia nonna materna. Ci sono i giochi e le favole di mia madre, la complicità tra me e mia sorella Fiore ed il rapporto di quando eravamo bambine. C’è la scoperta che ho fatto pian piano da grande di un nonno attento, premuroso e simpatico con il quale ho trovato sempre più argomenti per arricchire il nostro dialogo. Ci sono io, i miei pensieri, le cose che a voce non ho mai detto. C’è tanto da leggere tutto di un fiato.
Poco prima di mandare il libro a varie case editrici, ho fatto una scelta che si è rivelata molto importante: cambiare tutti i nomi dei personaggi con dei nomi inventati; anche il mio è un nome d’arte! Così facendo ho potuto raccontare tutto quello che pensavo senza preoccuparmi di offendere alcune persone o limitarmi per paura delle conseguenze. Questo escamotage mi ha fornito un’incredibile libertà per raccontare tantissime vicende dal mio punto di vista; ritengo di non aver mai espresso la verità assoluta su certi avvenimenti ma ho sviscerato  i miei pensieri, la mia visione su fatti e persone che mi circondano senza limitazioni o preoccupazioni e già diversi lettori mi hanno confermato che sono riuscita a rendere il racconto universale, in quanto anche loro si sono ritrovati nel loro essere stati bambini pestiferi, adolescenti a volte incompresi, adulti con molti sogni già realizzati e molti ancora da realizzare. È stato bello ascoltare queste impressioni da persone normo-dotate: sono riuscita a parlare di tanti personaggi della mia vita – non solo di me  – e non solo di chi ha un handicap motorio!
Nata viva è edito dal Gruppo Albatros nella collana Nuove Voci, è stato scritto da Zoe Rondini, la prima edizione risale ad aprile 2011. È possibile ordinarlo presso tutte le librerie d’Italia o comprarlo on-line su tutti i siti che vendono libri

– C’è un messaggio che intendi trasmettere con la tua storia?
Il titolo Nata viva secondo me ha due significati: il primo è legato alla mia nascita che è stata difficile e diversa dai normali parti; infatti ho avuto un’asfissia neonatale di quasi cinque minuti: quasi miracolosamente sono sopravvissuta e sono viva.
Il secondo – che è anche il messaggio del mio racconto-  a mio avviso vuole testimoniare  che nella vita non basta vivere o sopravvivere.  Ogni persona deve impegnarsi al massimo per superare gli ostacoli, la noia, la depressione, i lutti che spesso avvengono nella vita di tutti. Ma con fatica, tenacia, riuscendo anche a ridere dei propri limiti e  problemi,  si riesce a vivere la vita e non semplicemente a restare vivi!

– Nel tuo libro parli di tante piccole battaglie che per te sono state la tua vita quotidiana; pubblicare anche questo libro ha di certo rappresentato una bella vittoria, che cosa ti senti di dire a quanti hanno vissuto o vivono tutt’oggi esperienze come la tua?
Io e Matteo (mio consulente letterario), ci siamo posti molte volte questo interrogativo mentre lavoravamo  sull’ultima stesura del romanzo. Innanzitutto abbiamo riflettuto sulla mia fortuna – nella sfortuna –  di essere seguita e incoraggiata dalla mia famiglia sotto molti punti di vista. Sono consapevole che non tutte le persone disabili hanno abbastanza grinta e tutte le opportunità per perseguire le proprie passioni, manifestare le proprie idee, portare avanti le loro piccole, grandi battaglie  per poter vivere la loro vita il più “normale“ possibile. Ma mi sento di dire che è una questione molto difficile e delicata. Le persone che sono accanto alle persone disabili, che siano della famiglia, della scuola o degli istituti, dovrebbero avere l’accortezza di valorizzare le capacità dell’individuo con cui si relazionano e nello stesso tempo le persone disabili dovrebbero avere la grinta, il coraggio, la volontà – a seconda dei livelli – di cercare di migliorarsi e di avere voglia di modificare la propria condizione di partenza.

– Scrivere è stato un modo per esorcizzare la tua esistenza in questi anni, chi è oggi Zoe Rondini e come vive questa esperienza editoriale?
È vero che la scrittura mi ha aiutato a superare tanti momenti difficili, soprattutto nell’età adolescenziale.  Oggi Zoe Rondini è una ragazza di trent’anni felice perché ha conquistato diverse mete che si era prefissata negli anni.
Di certo, il traguardo più importante che mi ha gratificata moltissimo è stata la pubblicazione di questo romanzo.  L’esperienza editoriale mi ha consentito e mi consente tuttora di organizzare e diversificare le presentazioni, a seconda dei destinatari e del tipo di pubblico. Mi offre l’opportunità di conoscere altri scrittori esordienti, frequentare ambienti letterari, partecipare a concorsi e premi nazionali di letteratura, ottenendo anche dei riconoscimenti concreti da esperti del settore. E naturalmente, non per ultimo, rilasciare interviste in televisione, radio o via web. A proposito di importanti apprezzamenti, sono stata particolarmente colpita dal leggere una bella recensione del mio libro su una rubrica de “L’Avvenire“!
Negli ultimi anni ci sono state altre tappe fondamentali per raggiungere un discreto grado di indipendenza. Sicuramente, tra queste,  la libertà che è derivata dalle mie scelte di prendere la patente di guida poco dopo la maturità (subito dopo i 18 anni) e l’ andare a vivere da sola all’età di 21 anni.  Successivamente, il conseguimento della laurea triennale in Scienze dell’educazione e della formazione presso La Sapienza di Roma, ha rappresentato un’enorme fonte di felicità.

– A quale pubblico è rivolto il tuo libro?
Nata viva è destinato ad un pubblico molto eterogeneo; lo stile semplice, ironico, rapsodico lo rendono una lettura adatta ai ragazzi delle scuole medie. E’ adatto per i genitori, per le insegnanti e le presidi che lavorano con i giovani. Lo vorrei consigliare alle ragazze e i ragazzi nati come me nei primi anni ’80, così possono fare un tuffo nel passato tra giochi e cartoni animati preferiti. È un racconto anche per i nonni, per riflettere, ridere, divertirsi e per leggere alcune pagine ai nipotini più piccoli!

– Il mondo editoriale è molto difficile è avverso soprattutto per gli emergenti, quali sono state le tue difficoltà se ci sono state?
Prima ancora di pubblicare con il Gruppo Albatros, avevo provato anche con altre case editrici, piccole e medie. Nessuna di queste si è dimostrata interessata a pubblicare l’opera di  un autore esordiente. In Italia, credo ci sia ancora molta chiusura rispetto al valorizzare un’opera letteraria, e all’atteggiamento sincero – da parte delle casi editrici –  di diffusione e promozione della stessa, quando si tratta di un esordiente. Ho voluto pubblicare con il Gruppo Albatros, perché è una delle poche case editrici a scommettere sugli esordienti, chiedendo in cambio un investimento iniziale. Mi è poi capitato più di una volta, quando inviavo la lettera di presentazione dell’opera  a riviste letterarie e simili, di sentirmi rispondere che la loro scelta era quella di non recensire libri di autori che avevano pubblicato la loro opera a pagamento. Nessuno si è preoccupato e credo si preoccupi di valutare il curriculum e i contenuti dell’opera letteraria, a prescindere da questa scelta di campo un poco ideologica.
Fortunatamente Nata viva è riuscita in poco tempo ad avere un buon successo di vendita e di critica, arrivando finalista a diversi concorsi letterari.

– Hai altri progetti per il futuro, vuoi parlarcene?
In seguito alla pubblicazione di Nata viva io e Matteo Frasca, mio consulente letterario non che carissimo amico, stiamo portando avanti due progetti molto interessanti: il primo  consiste in una serie di incontri in due scuole medie in provincia di Viterbo. In questi incontri raccontiamo dei fatti di vita reale e leggiamo dei brani tratti dal libro. È entusiasmante vedere il grande interesse e la partecipazione dei ragazzi che si manifesta prima nella loro completa attenzione e disposizione all’ascolto, e poi,  nelle molte domande alle quali ho sempre risposto in piena onestà e senza esitazione. È  stata anche una piacevole  sorpresa che tanti alunni, di loro iniziativa mi hanno chiesto dove potevano acquistare il libro; questi incontri infatti non volevano avere uno scopo divulgativo per il libro, erano più mirati a sensibilizzare i ragazzi su alcune tematiche e far capire che con la volontà si possono abbattere non tutti, ma parecchi limiti!
Il secondo progetto al quale mi sto dedicando, sempre insieme a Matteo, consiste nella stesura di una sceneggiatura teatrale ispirato al libro che andrà in scena a Roma fra circa un mese. Anche qui c’è la speranza che da due repliche ci sia la richiesta di farne altre a scopo pedagogico per gli alunni di due scuole superiori di Roma. Per ora sono un po’ scaramantica e non mi sbilancio a parlare del nostro spettacolo ma presto pubblicherò le date e tutte le informazioni sul mio sito internet www.piccologenio.it

– Vuoi segnalarci qualche link su dove acquistare il tuo libro e conoscerti meglio?
Sì ecco, potete conoscermi meglio navigando tra le pagine del mio sito internet www.piccologenio.it
E’ un sito che unisce tematiche sociali ad argomenti di cultura ed hobby. C’è una categoria interamente dedicata al mio libro; ho già inserito la sinossi, vari articoli, le mie interviste, le informazioni per acquistarlo e molto altro.

Inoltre altri siti dove trovare Nata viva sono:

www.ilfiloonline.it/index.php
www.deastore.com/libro/nata-viva-zoe-rondini-gruppo-albatros-il-filo/9788856743036.html
www.ibs.it/code/9788856743036/rondini-zoe/nata-viva.html
www.bol.it/libri/Nata-viva/Zoe-Rondini/ea978885674303/
libri.dvd.it/altri-generi/nata-viva/dettaglio/id-3309930/
www.libreriauniversitaria.it/nata-viva-rondini-zoe-gruppo/libro/9788856743036
www.amazon.it/Nata-viva-Nuove-voci-Rondini/dp/8856743035

Il libro si può ordinare in tutte le librerie d’Italia, è già presente nei seguenti punti vendita:

-Libreria Manzoni, Viale Parioli 16L (Roma)
-Libreria Fahrenheit P.zza Campo de’ Fiori, 44 (Roma) libreriafahrenheit451@yahoo.com
-Libreria Il Filo, Via Basento 52 (Roma)
-Libreria Mdd Bookshop via Ascanio Sforza, 37 (Milano)
Inoltre è possibile ordinarlo direttamente alla casa editrice scrivendo a:
ordini@ilfiloonline.it
o per comunicazioni relative alla distribuzione in libreria l’indirizzo e-mail è:
distribuzione@gruppoalbatros.com

– Vuoi aggiungere qualcosa che non è stato detto?
Dopo la laurea triennale in “scienze d’educazione e della formazione“ mi sono iscritta alla laurea magistrale in “editoria e scrittura“ nella speranza che una buona preparazione teorica mi possa agevolare nella scrittura e che questa mia passione si trasformi in un lavoro. Tutto il mio corso di studi si è svolto a La Sapienza.
Prima di Nata viva ho scritto molti articoli su tematiche sociali, problemi legati all’handicap, argomenti pedagogici, ma anche recensioni di film, libri, etc.
Ho collaborato con diversi siti, blog, quotidiani on-line ed anche con la rivista dell’Opera Montessori“ La Vita dell’infanzia“

Grazie di essere stata nostra ospite, auguri per tutto e buona lettura a tutti.

Intervista a cura di Tiziana Cazziero

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Intervista a Zoe Rondini su www.ilpiacerediscrivere.it (testo e foto)

1) Da quanto tempo scrive?

A nove anni è iniziata la mia passione per la scrittura: io bambina avevo iniziato una fiaba, speravo di scrivere per altri bambini in un linguaggio, quello delle favole, che conoscevo bene. Dopo poco ho capito che ero ancora troppo piccola per un’impresa così ardua ed rinuncia.

A tredici anni iniziai una lunghissima ed importante avventura: narrare la mia vita e fissare sulla carta i ricordi, le vicende tristi dolorose ma anche quelle belle ed importanti. L’idea mi è nata in seguito ad un episodio doloroso: era l’estate 1994 quando Rickie, il secondo marito di mia madre è venuto a mancare. Avevo l’esigenza di ricordate tutto di lui e degli anni nei quali mi ha fatto da padre.

Crescendo ho continuato la mia autobiografia: mi sono resa conto che volevo narrare un po’ tutta la mia vita in quanto ritenevo (e ritengo ancora oggi) che c’erano dei fatti importanti legati alla mia nascita, alla mia famiglia, alle enormi difficoltà scolastiche che avevo superato ai bellissimi viaggi che ho avuto fortuna di poter fare. Tutte le mie esperienze sono state condizionate da una nascita difficile e diversa da come avviene generalmente; ho un handicap motorio dovuto ad una anossia neonatale che ha comportato la lesione di alcuni neuroni che controllano i movimenti. Con il tempo e tantissima terapia riabilitativa ho imparato a camminare, a parlare, a controllare i movimenti delle mani così detti “fini“, oggi guido la macchina, sono laureata in “scienze  dell’educazione e della formazione, vado spesso al cinema… ho una vita normale!

2) Che cosa fa di bello nella vita?

Dopo la laurea triennale in “scienze d’educazione e della formazione“ mi sono iscritta alla laurea magistrale in “editoria e scrittura“ nella speranza che una buona preparazione teorica mi possa agevolare nella scrittura e che questa mia passione si trasformi, prima o poi, in un lavoro. Tutto il mio corso di studi si è svolto a La Sapienza.

Da pochi mesi ho coronato il sogno della mia vita: vedere la mia autobiografia pubblicata! Ora sto svolgendo degli incontri nelle scuole medie per raccontare a gli adolescenti dei fatti di vita reale; è bello sentirli interessati e partecipi e sono contenta di rispondere alle tante domande che loro mi pongono! È  stata anche una piacevole  sorpresa che tanti alunni, di loro iniziativa mi hanno chiesto dove potevano acquistare il libro.

Sto anche scrivendo una sceneggiatura di uno spettacolo teatrale ispirato al libro che andrà in scena a Roma tra qualche, più in là pubblicherò tutte le informazioni al riguardo sul mio sito internet www.piccologenio.it .

3) Ci parli un po’ del Suo libro!

“Nata viva“ è un breve romanzo di formazione, non è un saggio pedagogico  sulla disabilità. E’ vero che parlo anche dell’ mio handicap ma non è l’argomento principale.

Lo stile di scrittura è rapsodico, semplice, minimalista, spesso ironico ed autoironico, a volte volutamente pungente, ma sempre leggero e scorrevole. È questo il “segreto“ e la “ricetta“ che lo rende adatto a tutti. Lo possono leggere i ragazzi dalla scuola media in poi, le maestre, le insegnanti di sostegno, i genitori, i nonni.

Altre tematiche importanti di “Nata viva“ sono il viaggio più bello che ho fatto, quello a New York, l’esperienza della scuola, le vacanze al mare, c’è la mia famiglia, c’è raccontato il rapporto con i parenti, l’intesa speciale tra me e la mia nonna materna; ci sono i giochi e le favole di mia madre, la complicità tra me e mia sorella Fiore ed il rapporto di quando eravamo bambine, c’è la scoperta che ho fatto pian piano da grande di un nonno attento, premuroso e simpatico; con il quale ho trovato sempre più argomenti per arricchire il nostro dialogo. Ci sono io, i miei pensieri, le cose che a voce non ho mai detto. C’è tanto da leggere tutto di un fiato.

Ho fatto poi, una scelta che si rivelata molto importante: cambiare tutti i nomi dei personaggi con dei nomi inventati; anche il mio è un nome d’arte! Questo mi ha permesso di raccontare tutto quello che pensavo senza preoccuparmi di offendere alcune persone o limitarmi per paura delle conseguenze. Questo escamotage mi ha fornito un’incredibile liberta per raccontare tantissime vicende da mio punto di vista; ritengo di non aver mai espresso la verità assoluta su certi avvenimenti ma ho sviscerato  i miei pensieri, la mia visione su avvenimenti e persone che mi circondano senza limitazioni o preoccupazioni e già diversi lettori mi hanno detto che sono riuscita a rendere il racconto universale in quando anche loro si sono ritrovati nel loro essere stati bambini pestiferi, adolescenti a volte incompresi, adulti con molti sogni già realizzati e molti ancora da realizzare.

“Nata viva“ è edito dal “Gruppo Albatros“ nella collana “Nuove Voci“, è stato scritto da Zoe Rondini, la prima edizione risale ad aprile 2011. È possibile ordinarlo presso tutte le librerie d’Italia o comprarlo on-line su tutti i siti che vendono libri.

4) Dove è possibile seguirLa?

La mia passione per la scrittura mi ha portata ad aprire un sito internet: www.piccologenio.it , è attivo da ormai sei anni. In questo spazio  è possibile leggere le notizie legate al libro (da poco ho creato una categoria apposta per questo, chiama “Nata viva“).

Nel sito ci sono anche molti miei articoli, recensioni di film e libri, articoli scritti dal mio professore di pedagogia ed  un intervista ad un illustre professore di bioetica.

Ho anche avuto le collaborazioni due medici: una psicologa che cura la categoria “la psicologa risponde“ e uno psicosessuologo che pubblica i suoi articoli nella categoria “sessualità ed handicap“.

In piccologenio.it  sito si parla anche di cose più leggere come gli hobby. Il lettori possono scrivere i commenti o inviarmi tramite mail all’indirizzo info@piccologenio.it articoli, foto, curiosità, file in MP3… ed io li pubblico sulla home page.

Le mie aspettative future sono la laura, mi auguro che il libro si continui a diffondere, che la scrittura ed il rapporto con i ragazzi non rimangano solo una mia passione ma si trasformino in un lavoro.

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L’articolo di Assuntina Morresi su Avvenire: «Io, disabile ma più che viva» uscito su l’Avverire e sul sito “Salutefemminile.it” (AGGIORNATO IL 27/1/’12)

Articolo in pdf         Nata viva su Avvenire   questo articolo è anche su sito di SALUTE FEMMINILE:    http://www.salutefemminile.it/Template/detailArticoli.asp?IDFolder=176&IDOggetto=7871

Se cliccate su “articolo in pdf” potrete leggere il testo.

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i premi a “Nata viva”

Nata viva è risultata finalista al Premio Firenze 2011 – Centro culturale Firenze Europa “Mario Conti” – XXIX Premio Firenze sezione D -narrativa edita.

L’opera è stata segnalata al concorso letterario “Premio nazionale di letteratura Prof. “Francesco Florio“ 23 edizione 2011 – Licata“ con un diploma di elogio, ottenendo il punteggio di 93/100.

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Dove acquistare Nata viva (aggiornato il 9/01/2012)

Il libro è  acquistabile online presso i seguenti siti:

http://www.ibs.it/code/9788856743036/rondini-zoe/nata-viva.html

http://www.bol.it/libri/Nata-viva/Zoe-Rondini/ea978885674303/

http://libri.dvd.it/altri-generi/nata-viva/dettaglio/id-3309930/

http://www.libreriauniversitaria.it/nata-viva-rondini-zoe-gruppo/libro/9788856743036

http://www.amazon.it/Nata-viva-Nuove-voci-Rondini/dp/8856743035

http://www.webster.it/libri-nata_viva_rondini_zoe_gruppo-9788856743036.htm

È possibile ordinare Nata viva alla casa editrice, scrivendo a:

ordini@ilfiloonline.it

o per comunicazioni relative alla distribuzione in libreria:

distribuzione@gruppoalbatros.com

Il libro è acquistabile presso:

Libreria Manzoni, Viale Parioli 16L                    (Roma).

Libreria Fahrenheit P.zza Campo de’ Fiori, 44   (Roma)
libreriafahrenheit451@yahoo.com

Libreria Il Filo, Via Basento  52                          (Roma).

Libreria Mdd Bookshop via Ascanio Sforza, 37  (Milano).

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