Nata viva: il coraggio di ribellarsi ad un destino predeterminato

Dal sito Crederciperessere (http://crederciperesserci.blogspot.it/2014/05/nata-viva-il-coraggio-di-ribellarsi-ad.html)

C’è chi si trova “proiettato” nel mondo ed invece di scegliere la propria vita ed il proprio percorso decide di lasciarsi portare dalla corrente, o lasciarsi vivere  “a come viene”, alla meno peggio.
C’è invece chi comincia il proprio percorso con delle  difficoltà accessorie, con delle “barriere all’ingresso”, che gli impedirebbero di scegliere dove voler andare e chi essere, ma quel qualcuno proprio non ci sta e con determinazione e forza preferisce “scegliere di essere nel mondo”.
Perchè autodeterminarsi è un diritto di tutti, in quanto essere umano,  e non basta respirare per vivere… anzi tra vivere e sopravvivere c’è una bella differenza.

Zoe Rondini, autrice del libro Nata viva, edito da Albatros, ha con sè il coraggio di  compiere una scelta, non sempre facile ma sicuramente consapevole.

A fare la differenza sin da subito nella sua vita sono purtroppo i cinque minuti che tolgono il respiro in negativo.
Un’anossia di appena cinque minuti , un danno al cervello e la vita cambia, si complica…
E’ a quel punto che bisogna fare una scelta tra lasciarsi schiacciare dalle difficoltà, da una scelta che sembra imporcisi da parte delle circostanze o reagire e lottare per far emergere la propria essenza.
Ecco perchè Zoe sceglie con Nata viva di condividere il suo percorso esistenziale negli anni… il libro stesso è una sfida…

“Crederci fino in fondo – racconta Zoe (pseudonimo dell’autrice)  – diventa sfida quando gli obiettivi non sono utopici. Avere grandi bbiettivi ma raggiungibili e lottare giorno per giorno ci aiuta a raggiungere importanti traguardi”
Il libro racconta delle sfide ma anche delle sconfitte e delle amarezze, delusioni e ferite quotidiane. 

Perchè è anche e soprattutto attraverso la sofferenza che si approda alla consapevolezza di sè e si compie un percorso di concreta crescita.
Sulla strada sono tanti gli ostacoli per riuscire ad “incontrare” il proprio sè più autentico.
Più “tosti” degli ostacoli fisici, delle barriere architettoniche, sono le barriere pscologiche ed emotive, le chiusure del cuore e della mente di alcuni interlocutori.
“Non ho avuto molti problemi con le barriere architettoniche – continua l’autrice –  bensì con quelle culturali delle persone che non volevano capirmi ed aiutarmi (nel capitolo della scuola soprattutto).
Ma chi si sente veramente capito negli anni dell’adolescenza? Per questo Nata viva è un libro adatto a tutti: ai cosiddetti normali ed amche chi non ritiene di essere incluso nel concetto di “NORMALITA’.”.

Per riflettere insieme, per condividere pensieri ed emozioni, per sostenere in un percorso, per far sentire meno soli, quando la solitudine ed il senso di spaesamento interiore e sociale sembrano dilagare fino ad inghiottire la speranza.
La chiave di volta è l’amore: innanzi tutto quello per se stessi che poi esonda e si proietta all’esterno, permettendo di amare davvero l’altro da sè.
Amore da intendersi come un fiume, un flusso continuo, in grado di unire e di superare le differenze.
Ma anche un amore che si traduce in  desiderio di esplorazione corporea, in voglia di contatto.
“L’amore – ribadisce Zoe –  è un aspetto della vita comune a  tutti, disabili e non.
Tutti ci innamoriamo, ci eccitiamo, abbiamo impulsi e desideri. Forse l’amore e la sessualità ci rendono uguali nell’essere unici. Io, ad esempio, Io ho amato, sono stata non corrisposta, amata, delusa, desiderata e di nuovo innamorata.
Non mi rassegno agli stereotipi della donna oggetto, del disabile asessuato o continuamente voglioso… è per questo che nel mio portale www.piccologenio.it faccio sentire la mia voce con articoli su questa importante tematica. Solo che ancora siamo culturalmente lontani dal superare certi tabù”.

Perchè quelle differenze, che rendono il corpo diverso, a volte disarmonico e sgraziato per chi ha una disabilità grave o gravissima, troppo spesso fanno ancora paura e creano distanze incolmabili.
Innanzi tutto tra la voglia di autoesplorazione e conoscenza corporea rivolta verso se stessi e la possibilità effettiva di poter dar corso a questo desiderio a causa di gravi limitazioni funzionali, che inficiano a monte la possibilità di una reale intimità.
Si è prigionieri di un “corpo disobbediente” come lo definisce Mina Welby, che frustra e limita il rapporto innanzi tutto con se stessi, prima ancora che con un possibile partner.
“Proprio per questo, la figura professionale dell’assistente sessuale (attualmente la proposta di legge popolare è in discussione al Senato) rappresenta una figura importante, già riconosciuta in molti Paesi europei cosiddetti evoluti.
In Italia abbiamo ancora moti pregiudizi e false credenze, freni moralistici e rigidità indondate. Questa figura è, invece, ben vista da molte persone con disabilità e dalle loro famiglie. In presenza di una disabilità cognitiva o motoria grave questa figura professionale potrebbe veramente aiutare.
In caso di una disabilità più lieve queste terapiste dell’amore non dovrebbero sostituirsi ad un rapporto di coppia”.
Dicevamo che l’amore scaturisce innanzitutto da quello per se stessi, riverbero di quello per la vita.
Ecco perchè, paradossalmente, si può nascere vivi o essere morti emotivamente pur respirando. 

“Il mio amore per la vita – dice Zoe – nasce certamente dall’amore che si ha per gli altri e per se stessi, ma molto fa l’affetto e l’educazione ricevuta. La spinta ad ‘amare’ in ogni senso deriva dal  non accontentarsi e cercare di fare il massimo anche quando gli altri intorno fanno il ‘minimo sindacale’. Se parlo così non è per buonismo o dottrine religiose: penso sia solo un piccolo trucco per vivere più sereni”,
 Sull’onda del suo amore per la vita e della sua Determinazione Zoe non si arrende e persegue, dunque, i suoi obiettivi di vita.
Quali? Zoe li enuncia con una semplicità che incanta, facendo sorridere di alcuni rovelli mentali ed emotivi che ci rendono vittime e progionieri.
“Far conoscere Nata viva a sempre più persone. Portare a termine un’altra pubblicazione. Trovare un lavoro soddisfacente ed avere una vita sentimentale, affettiva e relazionale buona”.

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Nata viva di Zoe Rondini, la forza delle donne

 

 

 

 

 

 

 

Dal sito Dianora Tinti (http://www.dianoratinti.it/nata-viva-di-zoe-rondini-la-forza-delle-donne/)

L’AUTRICE

Zoe Rondini è lo pseudonimo dell’autrice. Con una laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione alle spalle ed una magistrale in Editoria e Scrittura (giornalismo), ha pubblicato molti articoli sui problemi e diritti dei disabili e con Nata Viva  ha vinto premi e menzioni d’onore in vari concorsi letterari.
Da questa storia è stato tratto uno spettacolo teatrale, “La cantastorie Zoe“, scritto dalla stessa autrice e Matteo Frasca con la supervisione di Tiziana Scrocca, attrice, autrice e regista, andato in scena a Roma presso il Teatro Abarico e il Teatro Arvalia.

DI COSA PARLA

Nata viva racconta la storia di Zoe che, fin dalla nascita, convive con un grave problema fisico al sistema nervoso centrale dovuto al fatto che nei primi cinque minuti della sua vita non ha respirato.

COSA NE PENSO

Nata Viva non è soltanto la storia di una neonata, bambina, adolescente e donna speciale: Zoe. E’ molto di più…
Leggendo questo intenso racconto non si può certo dubitare che sia autobiografico, ma oltre alla protagonista non esiste pagina dove non si senta forte la presenza di altre due donne: la mamma e la nonna di Zoe.
Ecco perché, a parte qualche figura maschile, quella dell’amato nonno al quale viene dedicato un capitolo ed un’altra in particolare, lo definirei un romanzo al femminile.
La storia di tre donne, quindi, con le loro solitudini e zavorre che quotidianamente si portano dietro, ma anche con la loro dignità e i loro sogni perché quelli non mancano mai.
Già il titolo ci trasmette l’idea di qualcosa di palpitante, vitale, energico. Nascere vivi, vuol dire nascere per esistere, per conoscere, sfidare, osare, arrivare più in là possibile. L’essere umano è programmato per la vita e nessuno lo è meglio di una donna.

L’uomo nasce e piange. È così. Lo ha deciso madre natura. Senza zio Aristide
probabilmente io non sarei neanche nata. Ma io nasco e non piango. Non respiro
neanche. Tutti i dottori si affrettano a rianimarmi, ma rimango cinque minuti completamente senza respirare. Si tratta solo di cinque minuti, ma sono i primi della mia vita…

Zoe, dentro, è una bambina come tutte le altre, ma fuori no. Quei primi cinque minuti della sua vita la costringeranno a confrontarsi fin da subito con un mondo che ha tanto da offrire ma che esige ancora di più.

“Quando ero piccola tutti mi dicevano che ero uguale agli altri bambini, poi crescendo mi è venuto qualche dubbio.“ Cosi inizia il libro.

Nata Viva è un inno alla vita. Sgombrate la mente da pensieri negativi, qui non troverete niente di ciò.
Certo, trasuda dolore, in alcuni casi delusione e sgomento, ma ciò che prevale è la convinzione che è sempre possibile farcela e il male procurato da alcuni avvenimenti è addolcito dalla delicatezza con la quale vengono descritte le impressioni e gli stati d’animo sia della protagonista che degli altri personaggi.

Non è facile mettersi a nudo, mostrarsi completamente senza veli, senza alcuna protezione. L’autrice invece lo fa, mostrando un animo forte come una roccia e delicato come una margherita.

La stessa forza che ritroviamo nella nonna, donna di raro valore, faro e punto di riferimento nella tempestosa esistenza di Zoe.

Il rapporto con l’altra donna di questa storia, la mamma, appare più conflittuale, ma ovunque traspare per lei amore e comprensione. Come se l’autrice dicesse sottovoce: ..non deve essere stato facile neanche per lei…

Zoè Rondini è riuscita con maestria a confezionare una storia particolare, non la solita autobiografia. Per questo la sua personale vicenda diventa un emblema e un monito per tutti coloro che non si accontentano, ma che inseguono i propri desideri nutrendoli continuamente con nuove, anche se incerte, aspettative.

Perché come conclude lei stessa… “Eppure la vita riserva inaspettate sorprese alle persone che nonostante tutto… nascono vive!“

Dove comprare “Nata viva

È  possibile ordinare “Nata viva“ in tutte le librerie d’Italia.

È consigliabile comprarlo direttamente alla casa editrice:

È possibile ordinare Nata viva alla casa editrice, scrivendo a:

ordini@ilfiloonline.it

o per comunicazioni relative alla distribuzione in libreria:

distribuzione@gruppoalbatros.com

E presso il sito internet: 

http://www.ilfiloonline.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=274455371&category_id=11&option=com_virtuemart&Itemid=239&vmcchk=1

Alcune copie sono già presenti presso:

Libreria Manzoni, Viale Parioli 16L (Roma).

Libreria Il Filo, Via Basento 52 (Roma).

Libreria Mdd Bookshop via Ascanio Sforza, 37 (Milano).

Il libro è acquistabile online presso i seguenti siti:

http://www.ilfiloonline.it/index.php?page=shop.product_details&flypage=flypage.tpl&product_id=274455371&category_id=11&option=com_virtuemart&Itemid=239&vmcchk=1

http://www.deastore.com/libro/nata-viva-zoe-rondini-gruppo-albatros-il-filo/9788856743036.html

http://www.ibs.it/code/9788856743036/rondini-zoe/nata-viva.html

http://www.bol.it/libri/Nata-viva/Zoe-Rondini/ea978885674303/

http://libri.dvd.it/altri-generi/nata-viva/dettaglio/id-3309930/

http://www.libreriauniversitaria.it/nata-viva-rondini-zoe-gruppo/libro/9788856743036

http://www.amazon.it/Nata-viva-Nuove-voci-Rondini/dp/8856743035

http://www.webster.it/libri-nata_viva_rondini_zoe_gruppo-9788856743036.htm

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