EMOMAPPA
Secondo la psicologia analitica di Carl Gustav Jung ci sono quattro funzioni psicologiche fondamentali: pensieri, sentimento sensazioni e intuizione; e due orientamenti: estroversione e introversione
Area negativa Area positiva
FIGURA 2
Vediamo sommariamente che cosa è l’emomappa e le sue caratteristiche secondo la psicologia analitica di Carl Gustav Jung. Seguendo lo shema della figura 2 vediamo che le due coordinate si incontrano nel “sé persona“ e lasciano verso l’esterno il “sé familiare“ ed il “sé sociale“; l’asse verticale divide gli aspetti negativi (delle posizioni psicologihe fondamentali ) da quelli positivi. Due assi ruotati di 45 gradi rispetto alle coordinate suddette, che, insieme agli assi perpendicolari, delimitano quattro settori a sinistra ( con segno negativo ) e quattro settori a destra (con segno positivo ), in cui sono rappresentati ( dall’alto verso il basso ) rispettivamente: 1) le sensazioni fisiche ( specularmante a sinistra quelle negative e a destra quelle positive ); 2) le emozioni primarie ( negative e positive come sopra ); 3) le emozioni secondarie ( negative e positive come sopra ); 4) i sentimenti Negativi e positivi come sopra ).
I due orientamenti relativi all’introversione ed all’estroversione sono rappresentati dalla capacità dell’individuo di esternare (estroversione ) completamente i suoi vissuti a tutti i livelli funzionali suddetti; oppure di trattenere (introversione ) al suo interno, come in una sorta di “buco nero“ le proprie sensazioni, emozioni, sentimenti, pensieri ed intuizioni, così da costruirsi un sé “coeso“, ma trincerato ed invalicabile. Seguendo le indicazioni di Jung ( L’uomo e i suoi simboli , a cura di; 1983; Raffaello Cortina Editore. ), le intuizioni sono delle caratteristiche di personalità che l’autore descrive come la capacità attraverso cui la persona si esprime verso sé stesso ( introversione ) e verso gli altri ( estroversione ). L’umore è il tono cronico e costante che si esprime attraverso la personalità del soggetto, per cui una persona può essere fondamentalmente ottimista, nonostante le avversità momentanee ed il disagio quotidiano; oppure può essere caratterialmente pessimista ed insoddisfatto nonostante il successo e le affermazioni personali. Questo è l’aspetto del Sé persona che emerge da una indagine più approfondita e sistematica delle caratteristiche tipicamente inconsce della persona ( è l’aspetto che resta più centrato nel diagramma e che è stato definito come il “buco nero“ ). Quando si lavora in un gruppo terapeutico è essenziale indagare questo aspetto caratteriale ed esplicitarlo apertamente al gruppo per evitare la “sindrome del contagio di umore“ ( Moderato- Rovetto )
Attraverso questo strumento carta e matita si cerca di conoscere i tratti emozionali e stati emozionali. I primi si riferiscono alle caratteristiche, appunto stabili, della persona e ne caratterizzano la formazione della struttura di personalità con le peculiarità e linearità tipiche che le contraddistingue nel suo passato, presente e presumibilmente futuro. Gli stati emozionali fanno esplicito riferimento agli accadimenti relazionali che coinvolgono le persone nel “qui ed ora“.
Quindi le emozioni che ciascuno prova nel proprio relazionarsi con il contesto ambientale è definito dal rapportarsi del suo se strutturale (come sopra definito) con gli altri. Questo continuo e contiguo svolgimento di eventi relazionali “intinti“ nelle emozioni, comporta una modificazione della personalità di ciascuno e dello specifico e non specifico contesto relazionale, sociale e ambientale, in una circolarità ecologica in continuo sviluppo autopoietico.
Quindi l’emomappa può essere considerata come una forma di istantanea fotografica; una scatto fotografico che riprende lo stato dell’essere di quel dato momento emotivo della persona, che già nel momento successivo si è modificato e cambiato con gradualità e repentinità spesso impressionante e sconcertante. Un esempio paradigmatico è rappresentato dalle esperienze terapeutiche di un gruppo, in cui il conduttore induce i partecipanti a provare dalle sensazioni di allegria e gioia che comportano delle modificazioni organiche tali che modificano il vissuto esperienziale ed esistenziale in quel dato momento.
Togliere piano piano i veli protettivi che nascondono emozioni e sentimenti è una scoperta eccitante e sconvolgente soprattutto nelle relazioni più intime di coppia e di famiglia in cui viene utilizzato una sorta di “preservativo emotivo“ tra di loro.
L’applicazione teorico – pratico della strumento nelle terapie di coppia, di famiglia e di gruppo è stato oggetto di sperimentazione sia in contesti clinici che nelle scuole. Una rappresentazione schematica è proposta nella figura 3
SENSAZIONI
(manifestazioni corporee)
+
Batticuore
Piedi freddi
Mani sudate
Rossore
Mal di testa
Raffreddore
Tosse
Mal di stomaco
Tensione.
Riposato
Relax
Stanchezza+
Batticuore+
Bene
Sazio
Torpore+
EMOZIONI
(reazioni psichiche istintuali)
Fastidio
Ansia
Paura
Stress
Impotenza
Rabbia
Insofferenza.
Calma
Ansia+
Tranquillo
Sereno
Sollievo
Coraggio
Eccitazione.
SENTIMENTI
(atteggiamenti mediati dalla mente)
Rifiuto
Timidezza
Sfiducia
Preoccupazione
Tristezza
Dispiacere
Antipatia.
Accettazione
Piacere
Agio
Speranza
Desiderio
Soddisfazione
fiducia
FIGURA 3