La Cantastorie Zoe: impressioni di uno spettatore

Il 31 maggio 2012, mi sono recato al teatro Abarico, di via dei sabelli, con una certa dose di perplessità e sopratutto perché Zoe (nome d’arte di Marzia) ci teneva a vedermi con lei, in prima fila.

A dire la verità, non avevamo quasi mai parlato di questa impresa – dopo una piccola recita avvenuta nella tarda estate del 2011, nella casa dei genitori di Matteo Frasca. Nemmeno conosco gli sforzi di preparazione che la necessità di “imparare la parte“ ha richiesto, ad ambedue i giovani attori – sotto la guida della brava e sensibile Tiziana Scrocca. Ebbene, mi sono trovato di fronte ad una vera sorpresa. Un racconto svolto nelle molteplici pagine di un libro annedottico, come “Nata viva ove ciascuno degli episodi ha valore di ricordo sentimentale di un passato che non tornerà più, ma ha inciso nella memoria ed ha costruito la sensibilità umana e la partecipazione alla vita sociale di una persona che “nel venire al mondo“ ha giocato il suo destinoè stato magistralmente tradotto nello spettacolo teatrale ove il “vedere“ dei gesti, “l’ascoltare“ di brevi frasi mozze; l’ostentare di giocattoli, collane e fotografie; il suono sempre coerente di brevi frasi musicali hanno racchiuso – quasi condensato –   circa trent’anni di vita nella simbologia di quei primi “cinque minuti di non respiro“.

Questa “trovata“ degnissima ed efficace con la quale è stato costruito teatralmente il racconto ha consentito di narrare quasi una progressiva previsione da parte dell’istinto del sub conscio di Zoe di ciò che sarebbe successo, negli anni a venire, se la decisione fosse stata a favore del vivere.
La nota bassa e progressivamente ritmata con maggiore frequenza delle chitarra ha finalmente “espresso“ questa “scelta“ dal cuore noenatale di Zoe.

Nel guardare con ammirazione ciò che nel palcoscenico andava svolgendosi, mi è tornato alla memoria l’antico maestro liceale che mi insegnava cos’è il Teatro: azione.  E ripeteva la nota frase: ACTIO, ACTIO, ACTIO!

Tiriamo le conclusioni:  la piece recitata benissimo da ambedue i giovani attori/autori, è metafora di una possibilità di esistenza piena e reale con tutte le sue gioie e le sue pene; anche a dispetto di qualche difficoltà fisica – e questo è l’essenziale!

Fa pensare per le “potenzialità“ che presentano molti di questi “non fortunati“ colpiti nei primi minuti dopo la nascita ed anche, talvolta, nel tempo trascorso nel grembo materno. Ad essi non andrebbe attribuito solamente un sorriso di compassione, ma dovrebbe essere loro rivolta una solidarietà completa.

Leggi anche:

La Cantastorie Zoe  a Radio Onda Rossa.

La Cantastorie Zoe, spettacolo tratto dal romanzo “Nata Viva”

Zoe Rondini è Nata Viva

Ti potrebbero interessare anche:
Disabilità come risorsa. In un romanzo autobiografico, il racconto di un esistenza vissuta con fede ed energia

pdf: 036-038 l’ultimo articolo su Zoe Rondini e Nata viva, c’è solo un errore di nomi per il resto è bello e con tante foto! fonte: rivista “A Sua Immagine” n.44- 9 novembre 2013. Articolo di Domitia Caramazza. buona lettura! “Tutti i dottori si affret­tano a rianimarmi, ma rimango cinque minuti completamente senza respirare. Si tratta […]

Leggi di più
Nata viva su Cubik TV

Sul canale Charity di Cubik TV è disponibile il documentario Nata Viva di Zoe Rondini, che racconta la storia di Zoe Rondini, una ragazza che per i primi 5 minuti della sua vita non ha respirato. Zoe ha scritto un libro che racconta la sua vita, allegra e faticosa (Società Editrice Dante Alighieri). Lucia Pappalardo […]

Leggi di più
Nata viva di Zoe Rondini, la forza delle donne

              Dal sito Dianora Tinti (http://www.dianoratinti.it/nata-viva-di-zoe-rondini-la-forza-delle-donne/) L’AUTRICE Zoe Rondini è lo pseudonimo dell’autrice. Con una laurea in Scienze dell’Educazione e della Formazione alle spalle ed una magistrale in Editoria e Scrittura (giornalismo), ha pubblicato molti articoli sui problemi e diritti dei disabili e con Nata Viva  ha vinto premi […]

Leggi di più