“Un profilo per due”: l’amore e la terza età ai tempi delle chat

Una brillante commedia basata sugli equivoci che si sposa con il romanticismo francese e gli inganni del web.

Pierre, vedovo e in pensione, non esce di casa da due anni. Per una persona dal carattere solitario le giornate passano tranquille: pensa e ripensa all’amata moglie, parla con lei in continuazione, trascura il suo aspetto e la sua casa e preferisce restarsene tutto il giorno in solitudine.

Questa routine viene scombussolata quando scopre il mondo virtuale grazie ad Alex, un giovane assunto da sua figlia per insegnargli ad usare il computer.

Pierre rimane colpito dalle potenzialità del mezzo tecnologico che ha a disposizione, dall’infinità di cose che si possono imparare ma, soprattutto, dalla possibilità di conoscere nuovi amici.

Allora perché fermarsi ad un uso “basilare” di Skype e fare solo qualche ricerca?

Ecco allora che, su un sito d’incontri, riesce a sedurre la giovane e bella Flora63 con la quale instaura un’intensa e romantica relazione virtuale. I due decidono di incontrarsi ed è qui che Pierre prega Alex di presentarsi all’appuntamento con Flora al suo posto, non prima di averlo ben istruito su come parlare, cosa dire e fin dove arrivare.

Queste prospettive d’improvviso portano entusiasmo ed una seconda giovinezza nella vita dell’anziano signore.

La cosa va avanti anche perché il giovane ha poco da perdere in quanto è coinvolto in una storia d’amore senza futuro, ecco che improvvisamente si ritroverà in una relazione in cui deve fingersi un altro, ovvero Pierre, e dal primo incontro con Flora inizia la finzione nella vita reale: lui e Pierre sono la stessa persona.

Flora e Alex, entrambi poco più che trentenni, s’innamorano ma solo lui sa che non è chi dice di essere. La ragazza è attratta dalla storia di Alex, un suo coetaneo che ha perso la moglie, si chiama Pierre ed è colto e dai modi eleganti.

È una commedia che parla del nostro tempo, le chat sono raccontate come un’opportunità per scambiare idee e fare incontri che, come afferma Flora, può capitare quello giusto dopo alcuni che si rivelano sbagliati.

Pierre viene scoperto dai sui famigliari, che prima del suo cambiamento, avevano poco a che fare con l’anziano, e in parte depresso, padre e nonno, lasciandoli sbigottiti. Le dinamiche e le avventure dei personaggi sono realistiche, narrate con la consueta ironia francese che fa a tratti ridere e a tratti riflettere.

La narrazione profonda e ironica di temi così attuali in Un profilo per due permette allo spettatore di immedesimarsi nella trama facendo scaturire la curiosità di sapere come il tutto andrà a finire, con un po’ di quella suspense che ammalia la pellicola sin da subito.

Il registra tratta in maniera cruda e al tempo stesso delicata il tema della solitudine degli anziani, di cui molto spesso non ci si accorge. Risulta curioso come alcuni degli aspetti più difficili della terza età emergano proprio grazie al mezzo  più impersonale e distante per antonomasia.

Interessante ed abbastanza fedele alla realtà è la narrazione della rete, delle chat e delle diverse generazioni: la storia d’amore si basa sull’intesa e le buone maniere, i tempi non si consumano alla velocità di un like ed è un invito a darsi una seconda possibilità pensando che non sia mai troppo tardi.

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