Nata viva di Arturo Belluardo 10 dicembre 2015

Fonte:  Il magazine della Scuola di Scrittura Omero di Roma.

Sabato 28 novembre alle Officine XN di Roma è stato presentato “Nata viva“. “Nata viva“ è il libro autobiografico di Zoe Rondini pubblicato dalla Società Editrice Dante Alighieri. “Nata viva“ è il cortometraggio girato da Lucia Pappalardo su Zoe Rondini. “Nata viva“ è un’ondata di allegria collettiva che travolge tutti i partecipanti alla serata, unendoli in una sequenza in crescendo di risate e applausi: da Paolo Restuccia, che la presenta, a Enrico Farro, Presidente dell’Associazione Filmaker e Videomaker Italiani che ha prodotto il film, dall’attore Stefano Viali che legge stralci del libro, all’editore del romanzo, Mauro Spinelli.

Eppure, a raccontarla in un pitch, nella storia di Zoe non ci sarebbe niente da ridere, è roba tosta. “Cammino un po’ male, parlo un po’ male, controllo un po’ male i movimenti delle mani, delle dita, dei bulbi oculari“ ecco chi è Zoe “non ho un movimento, un arto o un muscolo che fa capo al mio sistema nervoso centrale che non è stato lesionato a causa di quei cinque minuti“.

Quei cinque minuti, quei fatali cinque minuti con cui inizia il suo romanzo: “L’uomo nasce e piange… Ma io nasco e non piango. Non respiro nemmeno. Provano disperatamente a rianimarmi, ma rimango cinque minuti senza respiro … in quei cinque minuti non mi è arrivato ossigeno al cervello: è questo che mi provoca la morte di alcune cellule del sistema nervoso centrale“.

Eccola Zoe, Zoe che non si capisce quando parla, Zoe che cammina come se ballasse, Zoe che ti guarda e ti mette a nudo, Zoe che scoppia a ridere quando la sorella si commuove davanti alla macchina da presa, raccontando la sua storia. Zoe che riflette sul suo essere diversa: “Quando ero piccola tutti mi dicevano che ero uguale agli altri bambini, poi crescendo mi è venuto qualche dubbio“. Zoe e le sue parole sull’amore, sull’uomo che si mette a ridere se lei gli morde la lingua mentre lo bacia, sull’uomo che ha fretta di sfilarle le scarpe perché non può aspettare per fare l’amore. Eccola Zoe, che ti travolge con il suo desiderio di esserci e di affermare: “Questa è la mia vita, questa è la vita“.

E il corto di Lucia Pappalardo viaggia attraverso la vita di Zoe, raddoppiandola in un attore che è suo specchio, suo carnefice, suo amante. Le immagini contrappongono i muscoli traballanti di Zoe alle esplosioni estetizzanti delle statue di Hans Christian Andersen, fanno scontrare la voglia di indipendenza e di libertà della ragazza disabile con la miope ottusità della burocrazia: il test di guida per il rinnovo della patente diventa uno scontro epico sulle note del tema della Morte Nera di Star Wars.

E al centro di tutto c’è sempre lei Zoe, magnifica attrice, scrittrice tagliente che ti lascia stupefatto, distruggendo tutti i luoghi comuni sui disabili. Perché, diciamocelo chiaramente, il pensiero dominante vuole che i disabili, poverini, siano stupidi. Ecco, Zoe, con la sua opera di grande raffinatezza, stravolge l’archetipo, ti costringe a raffrontarti con la tua di stupidità. E lo fa con allegria e ironia. E a fine serata vorresti proprio diventare suo amico, continuare a parlare con lei per ore.

Ma questo non sarà difficile. Anzi, se ve ne è venuta voglia questa è la sua mail:

info@piccologenio.it

Per comprare il libro:

Società Editrice Dante Alighieri

NATA VIVA CORTOMETRAGGIO:

È  la storia di Zoe Rondini una ragazza che per i primi 5 minuti della sua vita non ha respirato. Zoe ha scritto un libro che racconta la sua vita, allegra e faticosa (Società editrice Dante Alighieri). Il corto, in un certo senso, prosegue il romanzo, concentrandosi sulle difficoltà e le conquiste “nuove“ di una Zoe matura e consapevole,  contornata però da amici e familiari che sanno riconoscere la sua forza, la sua tenacia e la sua ironia anche nell’ età adulta.

Guarda il video

RASSEGNA STAMPA PER LE DUE OPERE:

Zoe Rondini: intervista all’autrice di “Nata viva“

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