Premio L’anello debole, la forza di Zoe strega la platea

Articolo originale da: capodarcolaltrofestival.it

La forza di Zoe, che non ha respirato nei primi 5 minuti della sua vita; l’amicizia struggente di due aspiranti astronauti che “non possono vivere senza il cosmo“; una strana piscina sulla spiaggia di Gaza; la centralinista della polizia che tutti vorremmo nei casi di violenza sulle donne; un poetico spot sull’autismo.

Sono le storie dietro i 5 video cortometraggi vincitori del premio L’Anello debole 2016, assegnato questa sera, 25 giugno, dalla Comunità di Capodarco di Fermo nella penultima serata del Capodarco L’Altro Festival. Ad essi si sono aggiunti due nuovi premi speciali (di cui uno ex-aequo) e un premio della giuria di qualità.

La serata – seguita da circa 400 persone – è stata presentata dal direttore artistico del premio Andrea Pellizzari, che sul palco ha avuto accanto l’ospite forse più atteso di questo Festival: il popolarissimo autore, regista e conduttore de “Le Iene“ Pierfrancesco Dilibero in arte Pif.

Erano state 252 quest’anno le opere in concorso, di cui 227 video e 25 audio cortometraggi (per questa sezione non erano stati designati finalisti): un’edizione quasi record per la quantità, ma sicuramente straordinaria per la qualità delle opere – molte già pluripremiate, – per il livello di molti autori e per il numero di lavori arrivati dall’estero (da 12 paesi).

Le opere finaliste erano state scelte dalla giuria di qualità del premio e poi votate (in qualche caso cambiando la classifica di arrivo) dagli oltre 150 componenti della giuria popolare durante la proiezione-maratona della “Notte dei corti“ di venerdì 24 giugno.

Il primo classificato per la sezione Corti della realtà è stato “Nata viva“ (17’), di Lucia Pappalardo, ispirato all’omonimo libro di Zoe Rondini, disabile a causa di un’asfissia alla nascita. La vitalità della protagonista ha stregato anche la platea di Capodarco. Il premio è stato consegnato dal presidente della Commissione Cultura del Consiglio regionale Marche Francesco Giacinti.

Il premio per la sezione Corti di Fiction è andato a un grandissimo autore russo di film d’animazione, Konstantin Bronzit e al suo “We can’t live without cosmos“ (15’), un vero capolavoro di tecnica e sensibilità.

Ma in questa sezione c’è stato anche un premio speciale della giuria assegnato a“Quasi eroi“ (20’), l’amore tenero e stralunato tra due giovanissimi di periferia filmato dal grande regista Giovanni Piperno. Il premio è stato consegnato dal presidente della Camera di Commercio di Fermo Graziano Di Battista.

Nella sezione Cortissimi della realtà ha vinto “La piscina di Gaza“ (5’20“), il progetto visionario e concreto di un istruttore di nuoto, realizzato da Luca Galassi.

Nella sezione Cortissimi di fiction premio a un altro autore straniero, l’argentinoWenceslao Shizoryk con “112“ (5’30“), un eccellente piccolo thriller su una strana telefonata a un servizio di pronto intervento spagnolo, ispirato a una storia vera.

Infine il premio per la sezione Ultracorti è andato a Andrea Tubili (già vincitore lo scorso anno a Capodarco del premio speciale Ecopneus“), con lo spot di 30“ della Rai per la giornata sull’autismo 2016. Il riconoscimento è stato consegnato dal vice prefetto di Fermo Francesco Martino.

Il premio speciale “Corto Giovani“ è andato a Alessandro Capitani per “Bellissima“(12’), un corto di fiction sull’amore per una ragazza esclusa già vincitore con la stessa opera del David di Donatello 2016 per il miglior cortometraggio. Il riconoscimento assegnatogli dalla giuria di qualità del premio L’Anello debole era stato bandito in parallelo con “Coop for Words“, il premio letterario bandito dalle Coop operanti in varie regioni d’Italia. Presente a Capodarco per la consegna il vicepresidente di Coop Alleanza 3.0 Elio Gasperoni.

Per il nuovo premio speciale dell’Anello debole al migliore “Web-Doc“ si è registrato l’unico ex-aequo di questa edizione. Per questa particolare forma di comunicazione concepita per internet e che unisce foto, video, audio e testi hanno vinto “Uncut“, la guerra delle donne contro le mutilazioni genitali femminili, di Emanuela Zuccalà e Simona Ghizzoni; e “Sotterranea“, di Carlo Tartivita, Chiara Campara, Matteo Ninni, uno straniante viaggio interattivo nel ventre di Milano. Una speciale menzione della giuria a “Nella sabbia del Brandeburgo“, una produzione italo tedesca di Katalin Ambrus, Nina Mair, Matthias Neumann. Il premio è stato consegnato dal presidente della Fondazione Carifermo Alberto Palma.

Ti potrebbero interessare anche:
La Cantastorie Zoe, spettacolo tratto dal romanzo “Nata Viva”

  Dal romanzo Nata viva è stato tratto lo spettacolo teatrale La Cantastorie Zoe. Scritto ed interpretato da Marzia Castiglione (in arte Zoe Rondini)  e Matteo Frasca, regia di Tiziana Scrocca. Sinossi “Tutti i dottori si affrettano a rianimarmi, ma rimango 5 minuti senza respirare. Si tratta solo di 5 minuti, ma sono i primi minuti della mia vita“. Inizia […]

Leggi di più
Articolo su “Nata viva“, uscito sull’Osservatore Romano il 26 luglio 2012

Dall’inserto “donne chiesa mondo“. Scritto da Giulia Galeotti NATA VIVA sull’Osservatore Romano versione pdf, nella seconda pagina c’è l’articolo di “Nata viva” “Rimango cinque minuti completamente senza respirare. Si tratta solo di cinque minuti, ma sono i primi della mia vita“, scrive la ventottenne Zoe Rondini (uno pseudonimo) nel suo racconto autobiografico Nata Viva (Albatros, 2011) […]

Leggi di più
Zoe Rondini si racconta a Radio Roma Capitale

  Ai microfoni di Radio Roma Capitale, fm 93, ho parlato di quanto la scrittura mi abbia aiutata a superare i momenti difficili della vita, diventando uno strumento di lavoro e di autodeterminazione. Non mancano i progetti più importanti che hanno preso vita dopo la prima pubblicazione e un suggerimento alle famiglie con un bambino […]

Leggi di più