Intervista a Zoe Rondini per Italia Olistica

Ringrazio i curatori del portale Italiaolistica.it che con questa intervista mi hanno dato modo di narrare di come, con la scrittura e altre forme di comunicazione sono riuscita a realizzarmi ed essere di supporto a tante persone, che direttamente o indirettamente, vivono una condizione di disabilità. Tra i vari argomenti trattati, racconto  i convegni, il progetto nelle scuole, le lezioni universitarie, i progetti futuri, il mio interesse per le discipline olistiche e di come possano supportare il mondo della disabilità.

Come preferisci essere chiamata, Marzia o Zoe?

Grazie per questa intervista. Preferisco essere chiamata con lo pseudonimo: Zoe Rondini poiché mi ricorda il mio ruolo e molti miei traguardi, come spiegherò più avanti. 

Innanzitutto chi sei, ti va di presentarti? Di cosa ti occupi?

Sono una persona con disabilità motoria a causa di un’asfissia neonatale di cinque minuti. Cammino, parlo e mi muovo con qualche difficoltà, ma grazie alla scrittura e a varie forme di comunicazione cerco di aiutare gli altri e ho trovato il mio “posto nel mondo”.  

Mi occupo principalmente di diffondere la conoscenza del mondo della disabilità e della promozione dei diritti delle persone con disabilità. Per raggiungere tale scopo non c’è solo la scrittura, infatti ho la fortuna di parlare nelle scuole con un progetto di prevenzione al bullismo. Ogni anno poi, tengo una lezione al master dell’Università LUMSA, per sensibilizzare i futuri fisioterapisti, logopedisti e psicologi, sull’impatto che la riabilitazione può avere sulla psiche del bambino e sul nucleo famigliare. 

Non mancano poi, vari interventi a convegni ed interviste anche radiofoniche, per parlare della valenza terapeutica della narrazione del sé e di molte questioni legate alla disabilità nell’adulto.    

Sei autrice del romanzo autobiografico “Nata viva”, come nasce e di cosa parla il tuo libro?

“Nata Viva” nasce come un diario: a tredici anni ho cominciato a scrivere per elaborare un lutto famigliare improvviso ed inaspettato. Da grande ho ripreso il racconto della mia vita poiché mi sono resa conto che c’era anche altro che meritava di essere narrato. Il romanzo parla delle mie esperienze dalla nascita agli anni dell’università. Il periodo della scuola è stato pieno di doveri e di ostacoli da superare. Ci sono poi i racconti legati a mia madre e i miei nonni che mi hanno sempre aiutata a migliorarmi. Nella narrazione non mancano i viaggi, i sogni adolescenziali, il tempo libero e molto altro.

Grazie a Matteo Frasca, mio amico e consulente letterario, abbiamo corretto il diario e siamo riusciti a vederlo pubblicato.

Nata viva - Intervista a Marzia/Zoe Rondini

“Nata viva” è diventato anche un cortometraggio: puoi parlarci dell’esperienza?

“Nata viva” nasce come un romanzo di formazione, appunto perché si concentra sulla mia infanzia e adolescenza. Dopo la prima edizione, andando avanti negli anni, ho sentito l’esigenza di raccontare gli elementi più importanti della mia quotidianità: l’autonomia, la patente di guida, la scrittura, gli amici, il rapporto speciale con mia sorella, l’amore. Grazie alla regista Lucia Pappalardo abbiamo scritto la sceneggiatura e abbiamo realizzato il cortometraggio che nel 2016 è stato il primo classificato nella categoria “Corti della realtà” nell’ambito del Premio L’Anello debole al Festival di Capodarco.

Che cos’è Piccolo Genio, quali argomenti tratta? Come lo gestisci e quale è la mission del tuo sito?

Piccologenio.it è un portale di disabilità e scrittura. È attivo dal 2006; anch’esso nasce dalla mia vocazione per la scrittura e la comunicazione. Dopo i vent’anni ho sentito l’esigenza di far leggere i miei primi articoli e racconti al di fuori della famiglia, gli amici, i professori universitari. 

Andando avanti con le mie attività il sito si è molto ampliato, infatti lo aggiorno spesso con articoli che riguardano “Nata Viva” e il mondo della disabilità. 

Ogni volta che tengo una lezione alla Lumsa, partecipo ad un convegno, mi intervistano… pubblico lì il materiale. Penso che facendo ciò posso raggiungere e cercare di supportare molte persone con disabilità e le loro famiglie. In questo senso sono anche importanti i tanti messaggi che ricevo sui social nei quali le persone con disabilità o i genitori, mi chiedono dei consigli su argomenti che tratto in Piccologenio e in “Nata Viva” o mi forniscono feedback positivi dopo aver letto i miei scritti!

A chi ti rivolgi?

I miei progetti di scrittura si rivolgono a chi, direttamente o indirettamente ha a che fare con una situazione di disabilità: insegnanti, studenti, terapisti famigliari, presidi, psicologi, medici.     

Progetti per il futuro? Ancora altri libri?

Vorrei innanzitutto avere altre occasioni di confronto con gli altri perché ogni lezione, convegno e progetto di scrittura a quattro mani è per me un’importante opportunità per conoscere e ascoltare l’altro (in questo periodo grazie al web non sto rinunciando completamente a tali occasioni…)

Sto aspettando, più di ogni altra cosa, che esca il mio secondo libro! Ormai ci siamo: dovrebbe essere pubblicato a dicembre 2020!

Si tratta di un insieme di interviste a persone con disabilità e persone che conoscono bene il mondo della disabilità. L’intento è quello di offrire il punto di vista dei diretti interessati, uscendo dall’ottica di interpellarli solo nei casi migliori o peggiori delle loro/nostre vite. 

Le interviste sono la parte più importante dell’opera e sono suddivise nei seguenti argomenti: famiglia e società, routine, lavoro, arte, amore e sessualità. Non mancano poi gli interventi degli esperti: professori universitari, psicologi, psicosessuologi, registi e attori. Grazie alle risposte di trenta persone, il saggio cerca di parlare di argomenti della vita di ognuno, ma dal punto di vista di chi ha una forma di disabilità. Scopo del libro è poi, suggerire proposte e soluzioni ai problemi principali legati alle disabilità.  Anche in questo nuovo progetto mi auspico di ricevere ed emozionarmi con le narrazioni che, tale lettura, aprirà e suggerirà. 

In Piccologenio parli anche di disabilità e discipline olistiche. A tuo avviso il mondo olistico come può aiutare il mondo della disabilità?

Il mondo olistico ci insegna a prenderci cura non solo del corpo,  ma anche della mente e dell’anima di ogni individuo. La persona deve essere percepita nella sua globalità e in relazione al contesto dove si è formata e nel quale vive. Questo è l’aspetto fondamentale di tale approccio: se un soggetto presenta un deficit, le varie discipline olistiche possono aiutarlo a rilassarsi, portare l’attenzione dove serve di più, valorizzare le sue capacità residue, la mente e la sfera emotiva.

Inoltre molte persone con disabilità incontrano difficoltà a vivere esperienze sentimentali, sessuali o semplicemente a ricevere un abbraccio, una carezza che non sia quella materna. Spesso manca anche una giusta educazione affettivo sessuale; ecco che, a mio avviso un operatore olistico e tantrico può agire su questa parte, valorizzare la persona e aiutarlo a scoprire le emozioni e in certi casi la sessualità. 

Molte persone con disabilità e le loro famiglie vengono a conoscenza degli operatori tantrici e della visione olistica grazie a Piccologenio e ai miei post su Facebook. 

È per colmare queste lagune che sto approfondendo la conoscenza del mondo olistico e della sessualità sacra nell’ottica della filosofia tantrica. 

Anche un intervento medico e riabilitativo sotto l’ottica olistica sarebbe più accettato, tutto ciò a mio avviso va comunicato perché non fa parte della storia occidentale.

Vuoi aggiungere qualcosa? Un messaggio a i tuoi lettori o a chi ancora non ti conosce…

Mi piace salutarvi con la frase conclusiva del mio romanzo:

“Eppure la vita riserva inaspettate sorprese alle persone che nonostante tutto… nascono vive!”

Il romanzo cartaceo e Ebook è disponibile sui seguenti siti:

Società Editrice Dante Alighieri, Amazon, ibs  LaFeltrinelli.  L’e-book è disponibile qui

Il cortometraggio è disponibile su YouTube

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Intervista pubblicata su Italia Olistica il 20 novembre 2020

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Serietà e competenza nelle discipline olistiche

Intervista ad Elena Antoniotti e Andrea Mion, operatori olistici, formatori e blogger de Ilbenessereolistico.com. Lavorano nella zona di Torino e Biella.

Le tecniche olistiche si dividono in trattamenti quali i massaggi, tecniche teoriche e attività che possiamo svolgere in autonomia. Vi va di spiegare questi tre aspetti e dare consigli a chi si vuole avvicinare al mondo olistico?

Elena: Il mondo olistico è davvero molto vasto e cerca di andare incontro alle esigenze di tutti. Per questo motivo abbiamo discipline pratiche (come massaggi, tecniche di riflessologia e shiatsu), materie più da consulenza (floriterapia, counseling, consulenze naturopatiche in generale) e discipline di auto-trattamento che prendono spunto dalle precedenti o insegnano a gestirsi in autonomia (ad esempio le tecniche di visualizzazione e di respirazione). Non c’è una disciplina migliore delle altre, non c’è un punto migliore per iniziare: ognuno ha il proprio mondo olistico. Secondo me, l’ideale è seguire l’istinto, capire verso cosa si è più portati, attratti e da lì iniziare. Fondamentale è capire che il nostro benessere dipende da noi, che ci dobbiamo dedicare tempo e attenzione, perché quando ci si ammala è troppo tardi. Il mondo olistico è in primis prevenzione, pensare a noi, al nostro star bene fisico ed emozionale, prima di avvertire un qualche malessere. Poi poco cambia, se preferiamo un massaggio o la meditazione, l’importante è essere felici. È questo, in fondo, l’obiettivo finale di ogni disciplina olistica, renderci sereni, felici, soddisfatti delle nostre vite.

La visione olistica, tiene presente la totalità di ogni individuo (corpo, mente e spirito) per questo è anche importante considerare il contesto dove la persona vive. Vi è mai capitato di aiutare una persona a risolvere i conflitti con sé stessa e gli altri? Ci sono aneddoti ed esempi che vi sono rimasti impressi?

Elena: Tendenzialmente chi entra in studio da noi ha un conflitto da risolvere, grande o piccolo che sia. Non sempre c’è un finale felice; risolvere un conflitto significa cambiare degli aspetti e non siamo sempre pronti, i cambiamenti sono dolorosi e richiedono fatica. Un aneddoto… Anni fa è arrivata in studio una signora con una richiesta ben precisa: un ciclo di trattamenti di massaggio californiano, chiamato anche psicoemozionale. È un trattamento nato per dare una svolta all’emozioni, si usano le percezioni fisiche per far staccare la mente e trovare soluzioni a problemi che ci affliggono; un massaggio intenso da ricevere che confonde le idee per poi dare vie di fuga. Ci eravamo viste per un paio di mesi con cadenza settimanale, senza troppi scambi di opinioni; sentivo che aveva bisogno di ritrovarsi, ma non capivo per cosa. E poi alla fine del nostro percorso, mi racconta che cercava la forza di separarsi da un marito despota, a tratti violento e anche grazie alla chiarezza mentale data dai trattamenti ce l’aveva fatta. Certo non solo grazie al massaggio, ma erano stati di grande aiuto.

Poi, di esempi, ce ne sarebbero tanti anche dal punto di vista della formazione … è bello vedere in aula arrivare gente di ogni età che ha voglia di cambiare vita, professione. È stimolante vedere la voglia che hanno di rimettersi in discussione, di voltare pagina lasciando un lavoro che non li soddisfa più per inventarsi di nuovo, anche a 60 anni! Il mondo olistico è energia, che si espande, che evolve e chi si ferma è perduto.

Ad oggi manca un inquadramento professionale per gli operatori olistici al pari di altre figure professionali che lavorano nel settore del benessere. C’è anche da constatare che la domanda e l’offerta, negli ultimi anni, è cresciuta notevolmente. Cosa si potrebbe fare per incentivare gli operatori che lavorano con serietà e dedizione; scoraggiare chi si improvvisa esperto e tutelare i clienti?

Andrea: Come giustamente hai detto, ad oggi per quanto concerne il settore del benessere olistico non vi è ancora un inquadramento professionale come per altre figure Professionali del settore del benessere. Conseguentemente non vi sono ancora registri o albi professionali (ve ne sono alcuni privati ma a livello Nazionale e Regionale siamo ancora in alto mare). Detto ciò la figura dell’Operatore Olistico, oltre ad essere ovviamente lecita, ha saputo ritagliarsi nel tempo sempre più consenso da parte della clientela ed è il motivo per cui siamo fiduciosi che in tempi non troppo lontani si arrivi ad una maggiore definizione della nostra figura Professionale.

La clientela è giustamente sempre più attenta e prima di “affidarsi nelle mani” di un Operatore vuole essere sicura della sua preparazione e spesso chiede di poter verificare il suo percorso di formazione. Questo è un aspetto molto importante poichè se è vero che per lavorare nel settore Olistico non si è obbligati a seguire uno specifico percorso di studi (per assurdo una persona si può definire operatore Olistico anche senza aver conseguito nessun Attestato) è altresi vero che se ci si propone alla clientela come Professionisti è imperativo poter dimostrare in qualunque momento il proprio percorso di studi in modo tale da poter con certezza affermare che la disciplina che viene proposta non sia frutto di sola autodidattica. E’ assolutamente prioritario che l’Operatore si approcci alla propria clientela  in modo serio e consapevole. Confidiamo quindi che con questa sempre crescente attenzione da parte dei clienti si possa con il tempo fare “terra bruciata” intorno a tutti gli operatori che si improvvisano esperti e che oggettivamente danneggiano la categoria di chi ha speso tempo e denaro per formarsi in modo Professionale.

Voi tenete corsi di formazione per operatori olistici, vi va di spiegare il programma didattico. Quali sono stati i feedback più importanti che avete ricevuto dagli studenti e ad oggi quali sono gli sbocchi lavorativi?

Andrea: Nella nostra proposta formativa vi sono sia corsi rivolti a chi desidera apprendere le basi delle discipline sia corsi rivolti alla preparazione Professionale. La formazione è sia in presenza che online. I feedback che più ci piace ricevere dai nostri corsisti, oltre ovviamente a quelli riferiti alla bontà della formazione ricevuta, sono quelli riferiti al fatto che si sono inseriti nel mondo del lavoro con soddisfazione. La figura dell’Operatore Olistico è sempre più ricercata e gli sbocchi lavorativi sono molteplici. La strada seguita da molti è quella di avviare un proprio studio Professionale ma vi sono ottime opportunità lavorative anche lavorando come collaboratore presso strutture del benessere (come ad esempio centri termali, Spa, etc…).

Con il vostro blog Ilbenessereolistico.com vi impegnate a far conoscere il mondo olistico. Ci sono degli insegnamenti, dei messaggi che vi stanno a cuore e sui quali vi impegnate a fare chiarezza?

Elena: Edward Bach – il padre della Floriterapia di Bach – esprimeva un concetto che si ritrova anche nella filosofia hawaiana che è alla base del massaggio Lomi Lomi Nui. Il nostro compito è di essere soddisfatti e felici di noi stessi, perché se lo siamo possiamo contagiare il mondo e renderlo migliore; se si è felici non si può essere cattivi. Ecco…questa la mia utopia!

Poi per scendere un pochino con i piedi per terra… a volte c’è tanta disinformazione sul mondo olistico, il blog nasce per cercare di dare più punti di vista, informazioni, spunti di riflessione. In aula, ai miei “ragazzi” dico sempre di non credere ciecamente a quello che dico, ma di leggere, di studiare, di provare, di mettere in discussione ogni cosa. Non tutti lo fanno, ma tanti sì e sono quelli che ti danno tanta soddisfazione!

Andrea: Devo dire che sono totalmente sulla stessa linea di Elena. Uno dei nostri compiti principali come formatori ed informatori è quello di consapevolizzare il corsista in modo tale che al termine di un percorso, soprattutto di tipo Professionale, possa porsi nei confronti della sua futura clientela in modo serio e Professionale. C’è veramente tanta confusione nel mondo Olistico ed uno dei principali compiti che ci siamo prefissati sin dalla nascita del blog è quello di essere il più informativi possibile cercando di diventare “un faro” positivo nella foschia che a volte avvolge ancora il settore delle discipline Olistiche. Siamo molto felici poiché in circa due anni dalla messa online del Blog sono aumentati sempre di più gli utenti che ci seguono con grande partecipazione ed interazione, direttamente sul sito del blog e sui canali social.

Come vi siete conosciuti e qual è stato il percorso che vi ha portato a lavorare insieme in questo settore?

Elena: Era l’autunno 2008, dopo i miei primi tre anni di studio di Tuinà e Medicina Tradizionale Cinese, cercavo un corso di hot stone massage, il massaggio con le pietre calde. Cercai un pochino sul web e trovai il Centro di Formazione di Andrea e una scuola di Milano. Mandai una mail ad entrambi: Andrea mi rispose quasi subito e un paio di giorni dopo ci incontrammo per la prima volta. Dopo il corso di hot stone, ci furono altri corsi, il percorso di naturopatia e dal 2010 l’inizio della collaborazione per la parte di insegnamento in aula. Da lì un via vai di idee tra cui appunto il nostro blog! Una bella collaborazione, una bella amicizia e una bella condivisione di idee sul mondo olistico.

Volete aggiungere qualcosa che non è emerso nelle domande precedenti?

Elena: Parallelamente al blog è nato anche il nostro mini piano editoriale, abbiamo pubblicato 4 libri fino ad ora: uno sul Bamboo Massage, uno sulla Teoria dei 5 Elementi della Medicina Tradizionale Cinese, uno di iridologia e uno di anatomia. Per me che ho sempre sognato di scrivere una soddisfazione grande! Adesso c’è in pentola il quinto… ma le giornate sono sempre solo di 24 ore!

Andrea: In ottica dell’immediato futuro abbiamo come obiettivo l’ampliamento della già corposa parte dedicata ai corsi online. Visto il periodo storico che stiamo vivendo, ma non solo, riteniamo che la formazione online sia una parte fondamentale per la didattica. Sia come supporto alla didattica tradizionale in presenza e sia come metodo formativo a se.

Sito e social:

Sito: ilbenessereolistico 

Corsi online su Udemy: Qui

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Telegram: Qui

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Far conoscere le discipline olistiche come sostegno alla persona

Italia Olistica pubblicizza scuole, operatori, attività, eventi… del mondo olistico in tutt’Italia. Quali sono i criteri di selezione e la mission del vostro portale?

La mission del nostro portale è quella di portare il più possibile alla luce e dare il giusto spazio alle decine di eventi olistici che sono proposti ogni giorno in Italia e facilitare allo stesso tempo tramite gli articoli del nostro blog “IO Magazine” la conoscenza di tutte le attività, pensieri novità e quant’altro faccia parte della filosofia olistica.

Gli operatori olistici, i centri, le scuole sul nostro portale, hanno ampio spazio per pubblicizzare liberamente le proprie attività e gli utenti visitatori del portale possono trovare nuove attività e tanto altro ogni giorno.

C’è confusione sulle discipline olistiche, alcuni le seguono per curiosità, altri non le conoscono o le evitano per timore e sospetto. Le discipline olistiche sono tante, può fare chiarezza sulla loro essenze e i loro scopi e dare consigli su come deve essere un operatore olistico qualificato?

Innanzitutto occorre fare una premessa; come in ogni ambito in cui ci imbattiamo è importante che coloro che operano in questo settore siano professionisti seri e che abbiano svolto una formazione professionale e lavorato su se stessi; requisito necessario per poter aiutare veramente le persone. Partirei dal bisogno dell’utente da ciò che sta cercando: se questo cerca una soluzione ai suoi problemi ovvero qualcuno che lo salvi, lo “guarisca” o curi i “suoi mali” delegando la responsabilità all’eventuale terapeuta in questione allora c’è la possibilità che possa trovare una persona non seria che possa manipolarlo oppure che trovi una persona onesta che lo accompagni verso la direzione che la sua Anima ha scelto per il suo massimo bene; in questo caso, le pratiche olistiche possono davvero fare la differenza rispetto ad un lavoro psicologico, analitico ecc; questo perché il percorso olistico comprende contemporaneamente tutti i piani dell’esistenza e le dimensioni dell’essere: mentale, spirituale, emozionale, fisico, animico, dunque è un percorso trasformativo già dal primo incontro.

Il counselor olistico per esempio lavora in questo modo e in pochi incontri, talvolta uno solamente è in grado di far sentire la persona in uno stato energetico completamente trasformato. Ci sono pratiche come il Reiki, il Respiro Circolare, il Focusing che in pochissimo tempo permettono alla persona di ritrovare una centratura, una presenza, un potere personale che era offuscato da un momento di crisi, di disagio, di disperazione.

Gli operatori dovrebbero innanzitutto avere fatto un percorso di formazione ed avere un riconoscimento da parte di una associazione terza come quelle di categorie professionali che ne attestino la competenza e la qualità. Questi riconoscimenti possono essere richiesti ai vari operatori.

La visione olistica (dal greco ὅλος hòlos: totale, globale), cioè che tiene presente  la totalità di ogni individuo (corpo, mente e spirito); come e quanto influisce su campi quali la medicina, la psicologia, la  pedagogia e la sessualità?

La visione olistica migliora ogni ambito della vita e non si pone come sostitutiva o alternativa a questi campi ma migliorativa degli stessi; per esempio la medicina allopatica e la omeopatica diventano così medicina integrata; in ogni caso la visione olistica parte dal considerare l’aspetto globale della persona, e soprattutto dal mettere al centro l’essere umano nella sua complessità non concentrandosi solamente sul “disturbo” da debellare. Uno psicologo che integra per esempio metodologie olistiche, lavora sicuramente ad un livello più profondo e risolutivo, ed è così per ogni ambito.

Quali sono a vostro avviso i servizi più richiesti e perché? Qual è la fascia d’età più incline a queste discipline?

Non credo ci siano attività più o meno richieste, è interessante comunque osservare come accanto alle discipline “più tradizionali”, sto parlando di yoga, reiki, massaggi e tante altre, si affermino spesso e volentieri nuove discipline proposte via via dai singoli operatori che con le loro  proposte sicuramente possono arrivare a coprire tutti gli aspetti dell’aiuto alla persona, qualsiasi sia la problematica. La sperimentazione e la proposta di queste nuove discipline è all’ordine del giorno a dimostrazione della vitalità di questo “mondo”.

Vi è mai capitato di pubblicizzare un annuncio su una disciplina o evento olistico dedicata, o che in qualche modo rivolta, al mondo della disabilità? 

Sono stati pubblicati alcuni eventi dedicati direttamente a chi presenta una disabilità o quanto meno una difficoltà in un qualche campo; invitiamo in ogni caso i nostri utenti a proporre sempre più eventi dedicati in questo senso.

Negli ultimi decenni la domanda e la ricerca di discipline mirate alla crescita personale è aumentata notevolmente. A vostro avviso cosa si è perso nella relazione con gli altri e nel contatto con noi stessi? Di cosa si è veramente alla ricerca e cosa possiamo trovare grazie alla meditazione, allo yoga e discipline simili?

In un’epoca così tecnologica dove bambini ragazzi e anche adulti stanno così tanto davanti allo schermo di un computer o di un cellulare, è chiaro che sia necessario ristabilire un contatto umano; quello che sta succedendo attualmente ci porta invece sempre di più verso un isolamento digitale. Ecco che le pratiche più spirituali come la meditazione e tante altre possono farci sentire collegati anche se siamo distanti fisicamente.

Vuole aggiungere qualcosa che non è emerso nelle domande precedenti?

Questa intervista è stata realizzata grazie alla nostra collaboratrice Dott.ssa Elisabetta Torrini, Pedagogista e Counselor Olistico Supervisor, Direttrice della scuola per Counselor Olistici Il Volo della Libellula e ideatrice del metodo Respiro Evolutivo.  Invito i lettori a conoscerci meglio tramite il nostro portale Italia Olistica e operatori del settore ad inserire i propri eventi.

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Intervista a Mauro T Dante

Mauro T Dante è terapista Emozionale   e  Swami Tantrika TejasAnanda Fondatore della scuola/studio Tantra Temple Academy. 

Come è nata la tua passione per mondo spirituale, lo yoga e delle terapie olistiche?

Tutto è nato dopo di un grave lutto, avvenuto circa vent’anni fa. Sono caduto una profonda depressione. Nel centro dove ero seguito, a causa di questa malattia, si svolgevano incontri di yoga e mindfulness come parte della terapia. In quel periodo, a seguito di una educazione religiosa molto rigida ricevuta dalla mia famiglia, non apprezzavo tali pratiche. Con il passare del tempo, ne ho scoperto i benefici e me ne sono innamorato. Da lì è cominciata la mia ricerca personale nel mondo olistico e dello yoga.


Ho letto che il tuo punto di svolta è arrivato con l’Iniziazione Tantrica avvenuta al termine di uno stage di quattro anni presso “L’Istituto di Tantra Maithuna” e che successivamente ti sei formato con i maestri Daniel Odier e Shri Param Eswaran. Quali ritieni che siano gli insegnamenti più preziosi che hai ricevuto durante il tuo percorso formativo?

Tutte le esperienze del mio percorso hanno segnato dei profondi cambiamenti, aprendomi alla conoscenza e alla consapevolezza.

I Zadra i maestri dell’Istituto di Tantra Maithuna mi hanno trasmesso l’amore per la disciplina e la costanza nelle pratiche Yogiche e tantriche e nei vari rituali personali di purificazione, trasmutazione e potenziamento dei propri talenti (pratiche che sono le prime chiavi di un percorso Tantrico). Shri Param Eswaran, mi ha trasmesso la leggerezza e la capacità di far scivolare via i carichi della vita insegnandomi la gioia nel lasciare andare.

Come definiresti l’amore e l’erotismo in un’ottica tantrica?

Purtroppo l’odierna concezione occidentale dell’erotismo e dell’amore è il risultato di una cultura che troppo spesso ha associato questi sentimenti a dei tabù, con conseguenti omissioni e demonizzazioni sulla sessualità. Per questo spesso tendiamo a nascondere le nostre naturali pulsioni sessuali dietro a sentimenti come paura, vergogna e senso di colpa. Ciò detto ci impedisce di vivere a pieno: ci sentiamo talvolta insoddisfatti o costretti in relazioni che, in alcuni casi, ci possono fare ammalare fisicamente, emotivamente e psicologicamente.

Il Tantra scardina tutta questa deformità, riportando sacralità nella sessualità e nell’amore stesso. Liberi da preconcetti e sensi di colpa il tantrismo ci insegna ad usare l’Eros come elemento che ci spinge verso gli altri, verso la bellezza.

L’amore insegnato nel Tantra è un Amore per se stessi, una crescita personale che serve a spogliarci da tutte quelle ferite in cuoi siamo nati e cresciuti. Soltanto con il cuore aperto e puro si può essere pronti a quel tanto mitizzato (ma reale) Amore infinito e incondizionato.

Quali tipologie di persone potrebbero più beneficiare del Tantra?

In modi diversi tutte le persone potrebbero beneficiare del potere del Tantra. Dividendole in tipologie, se consideriamo la pratica del tantrismo in chiave terapeutica o di guarigione vedrei tra i più:

  • le donne, vista la loro secolare sottomissione e strumentalizzazione della loro natura sessuale e psico-emotiva;
  • le persone che hanno subito traumi e maltrattamenti: il Tantra può essere un importante strumento di cura e guarigione;
  • le persone disabili per restituire naturalezza al corpo che spesso viene solo toccato meccanicamente da medici/terapeuti.

Inoltre il Tantra può aiutare anche chi, per svariati motivi, vive una situazione di solitudine e di conflitto con se stessi o con il sesso opposto al loro e chi non ha un buon rapporto con la propria sessualità.  Infine il Tantra può essere utile anche alle coppie, per scoprire un modo intenso nella loro unione.

Che cos’è per te il Massaggio Tantrico? Non tutti sanno che risveglia la potente energia creativa della kundalini, che la sua risalita attraversa tutti chakra. Ti andrebbe di spiegare questo meccanismo?

Per me un massaggio tantrico è un rituale sacro, non soltanto per la profondità emozionale di questa pratica, ma anche per la potente interazione tra energia e spirituale che si sviluppa.

Descrivere gli effetti e le sensazioni di una sessione di massaggio tantrico è abbastanza arduo, in quanto oltre al piacere del tocco, il massaggio agisce in maniera profonda sugli stati emozionali di chi lo riceve.

Il rituale crea un coinvolgimento sensoriale totale in quanto tocco, respiro, profumi, luci e suoni si uniscono in una armonia simile ad una danza di emozioni ed energia,  che porta colui che lo riceve a scivolare in una profonda meditazione. In questo stato le energie sono più libere di muoversi e attivare il naturale riequilibrio di quei chackra che sono più in sofferenza.

Il Tantra, come altre pratiche olistiche, rimuove la “sporcizia emotiva” e aumenta notevolmente il flusso dell’energia vitale, affinché tutto possa tornare a scorrere correttamente. Questa esperienza riporta la persona nel suo “qui ed ora” facilitando uno stato di equilibrio.

L’ascolto e l’apertura permettono poi alla energia vitale e sessuale della Kundalini  di scorrere libera in tutto il corpo andando a guarire le ferite emozionali e potenziando tutte le qualità dell’individuo. Anche in questo caso, la risalita della Kundalini, può essere vissuta e percepita in modi diversi da persona a persona, si può presentare come un formicolio diffuso in tutto il corpo e con tremori e spasmi più forti. In maniera più intensa e prolungata è simile a quell’emozione a quel brivido interiore di piacere che provoca la pelle d’oca quando ad esempio ascoltiamo particolari brani musicali, quando ci troviamo davanti a spettacoli della natura che ci tolgono il fiato ecc…

L’attivazione di questa energia non termina con il rituale, ma continua ad essere percepita anche nei giorni successivi donando una sorta di potenziamento totale della persona in tutti i sui aspetti esteriori ed interiori.

Secondo il Tantra, l’amore è sacro in quanto l’uomo è la manifestazione terrena del Dio Shiva e la donna della  Dea Shakti. Perciò quando una coppia è in fusione amorosa significa che vi è un incontro tra due Divinità: l’una rappresenta l’energia maschile e l’altra quella femminile. Cosa cercano le persone nell’esperienza tantrica?

L’essere umano anela ad unirsi al divino e ha inventato molte filosofie, religioni e pratiche per realizzare questo desiderio. Il Tantra per l’appunto usa la potente energia vitale della sessualità come mezzo per arrivare a sperimentare e godere della potenza del Dio Shiva, l’incarnato dell’energia cosmica Maschile, e della Dea Shakti, l’incarnato dell’energia cosmica Femminile.

In molti pensano al sesso tantrico come un modo più erotico e esotico di fare l’amore per ore e ore. Questa purtroppo è solo una visione falsa e stereotipata.

Prima di parlare di sesso tantrico è necessario fare un passo indietro e vedere dove e che tipo di sessualità viviamo…

Il sesso, per quello che ci è stato insegnato dalla società, anche se appagante e soddisfacente è, come dice Osho, semplicemente un masturbarsi e godere con il corpo di un’altra persona. Il sesso senza sentimento spesso diventa un atto meccanico, che, alla lunga, può generare tristezza, senso di vuoto e insoddisfazione.

Fare l’amore alimenta il sentimento amoroso reciproco; è un’esperienza piena, soddisfacente e nutriente per la coppia stessa.

Il sesso tantrico, non è tanto l’atto in sé, ma la consapevolezza e la capacità di vedere e sentire nel partner la divinità di Shiva/Shakti in tutta la loro potente manifestazione. Nell’unione tantrica i partner si aiutano a vicenda a creare la manifestazione del Dio-Dea nell’altro e solo allora si può vivere ed esperimentare l’incontro divino e l’estasi totale.

Molte persone si affacciano alla sessualità tantrica per esplorare una sessualità più espansa, per il desiderio di sentirsi veramente amati, rispettati e accettati. Avvicinarsi alla sessualità sacra/tantrica è un percorso intenso e richiede tempo e dedizione.  La prima difficoltà è trovare Maestri veramente preparati, formati ed in vera apertura alla via tantrica. Purtroppo in mezzo a tanta confusione non è sempre facile questa ricerca.

Negli ultimi anni la domanda e l’offerta dei massaggi tantrici sono aumentate a dismisura. Secondo te come mai le persone lo ricercano così tanto? Sono aumentate anche le persone che lo praticano senza un’adeguata formazione… che “caratteristiche” deve avere un operatore tantrico e che consigli daresti ai potenziali clienti per evitare le “truffe”?

Purtroppo la società ed l’educazione odierne (ancor prima del covid) portavano gli individui ad essere sempre più soli, ancor di più oggi che si è diffusa la di paura della vicinanza di un altro umano e vietato il semplice e naturale toccare o essere toccati.

In queste condizioni è normale che molte persone cerchino il Tantra. Magari inizialmente per curiosità sui tanti miti, ma spesso questa ricerca è finalizzata al sopperire l’enorme mancanza di contatto, cura ed affetto che spesso in momenti e situazioni diverse della nostra vita abbiamo vissuto.

Sfruttando l’aumento di domanda, purtroppo molte persone con pochi scrupoli e senza un vero cammino personale alle spalle si improvvisano operatori e operatrici tantrici, falsi maestri e guru. Il più di queste persone sono mosse solamente dall’avidità, da depravazioni sessuali o ancor peggio solamente per mascherare una forma esotica di prostituzione.

Tuttavia, ci sono veri tantrika (operatori/trici, guide e Maestri/e). Un modo semplice ed efficace per discernere tra un vero tantrika da un falso è fare molte domande prima di prendere un qualsiasi appuntamento come ad esempio…

  • Quale sia stata la loro formazione
  • Il loro lignaggio (discendenza data dai loro maestri)
  • A quale via del Tantra (mano destra o sinistra) offrono le loro pratiche
  • Quale stato ed è ora il suo percorso di crescita personale
  • Cosa lo ha spinto/a verso il Tantra

Più domande ponete, esaminando le reazioni e le risposte ricevute, più sarà facile distinguere un vero tantrika.

Un tantrika serio, oltre ad una vera formazione dimostrabile, ha alle sue spalle un cammino di crescita personale. In genere un buon massaggiatore/trice tantrika è formato oltre al Tantra anche in altre discipline olistiche e comunque è una persona spinta dal desiderio di essere d’aiuto, supporto, guarigione ed elevazione verso il prossimo.

È importante anche valutate che il valore economico richiesto dal tantrika sia equo chiedendo.

Mauro Tiziano Dante                  

Veneziano di nascita nel 1977, al termine degli studi artistici, si appassiona al mondo spirituale dello yoga e delle terapie olistiche.

Comincia la sua formazione nel 1999 presso la “Scuola Nazionale di Massaggio Diabasi”, con l’abilitazione di Operatore per il Massaggio Olistico.

Spinto da una grande passione, approfondisce attraverso stage e seminari la sua preparazione nel Massaggio Sportivo, Massaggio Decontratturante, Massaggio Ayurvedico,   Massaggio Thailandese, Massaggio Emozionale, nella fitoterapia, l’aromaterapia, la cromoterapia, la Pnl e psicosomatica nella lettura del corpo.

Approfondendo attraverso un percorso personale e formativo delle spico-dimaniche emozionali delle strutture caratteriali si forma come insegnante di Yoga Bio Energetico.

Il suo punto di svolta arriva con l’Iniziazione Tantrica avvenuta al termine di uno stage di quattro anni presso “L’Istituto di Tantra Maithuna” e successivamente formato con i maestri Daniel Odier,  Shri Param Eswaran e molti/e altri/e. Tali esperienze lo hanno profondamente cambiato interiormente, riscoprendo una Spiritualità che evolvendo sta cambiando ogni aspetto della sua esistenza.

Comincia il suo percorso lavorativo collaborando presso studi e associazioni, per poi aprire il suo studio privato La Ninfea Studio Olistico ora chiamata Terapia Emozionale. Attualmente oltre al suo studio, collabora presso Spa e presso i centri benessere negli hotel veneziani

Per divulgare i benefici delle pratiche Olistiche del massaggio, partecipa a importanti fiere del benessere, manifestazioni e festival del benessere ed organizza workshop e corsi esperienziali con l’intento di trasmettere la sua passione e conoscenze nel massaggio Olistico.

Come docente, collabora con la “Conscientia Academy” per la formazione professionale degli operatori olistici del benessere.

Oggi, offre ai suoi clienti trattamenti di riequilibrio grazie alla sua sensibilità e passione nell’arte del massaggio olistico oltre a proporsi come guida in percorsi di crescita professionale nel mondo del massaggio Olistico.

Collaborazioni:

Come terapista olistico, collaboro nelle Spa di alcuni Luxury Hotel  di Venezia.

Presso altre associazioni e fondazioni porta i suoi corsi di massaggio olistico, percorsi di crescita personale e percorsi di Tantra in giro per la nazione.

Assieme a Caterina Crespan, terapista Bioprano e Yogina Tantrica, condividendo il sogno comune di creare un luogo di divulgazione olistica, abbiamo fondato l’Associazione Culturale Olistica “Ananda Ashram”.

Assieme a altri Maestre/i  Tantriche fonda nel 2018 l’accademia “Tantra Temple Academy” per divulgare e trasmettere parte della sua esperienza di guarigione attraverso il Tantra.

Nota: come blogger mi interessano i diversi punti di vista, i vissuti e le esperienze delle persone. Ognuno vive la filosofia del Tantra, l’amore e l’erotismo interpretandoli. Ciò detto, se una persona mi dice cose assolutamente contrarie al mio modo di pensare è chiaro che non gli do spazio. Altresì se c’è qualche idea “opinabile” cerco di rispettarla anche se non la condivido pienamente.

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Competenza e passione sono le basi di questo mestiere. Intervista ad un operato tantrico

Intervista a Roberto, operato tantrico di Genova. Esperto di massoterapia, massaggio occidentale e massaggio orientale; oltre che di massaggio Shiastu e Thailandese. Pratica Wing Chun Kung Fu da oltre dodici anni.

Tu sei un operatore tantrico. Ci vuoi parlare del tuo lavoro spiegando cos’è per te il massaggio tantrico e su cosa si basa?

Professionalmente, ciò che faccio è soprattutto una passione oltre che un lavoro. Sono specializzato nel massaggio Tantra Yoni, cioè tratto solo le donne.

Questo tipo di massaggio per me è un’arte. Come un pittore o uno scultore cerco, con le mani, di creare ogni volta un capolavoro e a detta delle mie clienti ci riesco abbastanza spesso.

Il massaggio tantrico si basa sul riequilibrio dei Chakra; per questo il Tantra è destinato a chi vuole trovare nuovamente il proprio equilibrio psico-fisico sbloccando i punti fondamentali: i punti Chakra che determinano sia la riscoperta della propria sessualità che il rilassamento del corpo. Il massaggio Tantra è una combinazione potente e ben equilibrata tra energia sessuale, massaggio e spiritualità.

Come definiresti l’amore e l’erotismo in un’ottica tantrica?

L’amore nell’ottica tantrica, al contrario di come lo intendiamo noi, non è possedere l’altro o annullarsi per l’altro. Nel Tantra questo sentimento è inteso come qualcosa che non chiede nulla in cambio: è disinteressato, può essere paragonato a quello che normalmente lega genitori e  figli. Le emozioni, l’erotismo e il sesso sono considerati, nella letteratura tantrica, come naturali desiderabili da praticare liberamente tenendo conto della sacralità del corpo. Essi sono veicoli per avvicinarsi alla divinità.

Praticare il massaggio Tantra, mi ha fatto scoprire un nuovo mondo e mi ha consentito di vivere la sessualità nella piena libertà.

Quando si parla di Tantra, molte persone pensano alla legenda delle sei ore di Sting. Eppure l’aggettivo “tantrico” è legato al concetto di amore e ad una concezione generale e profonda della vita. Ti va di fare chiarezza su che cos’è il Tantra e, in caso, cosa ti ha fatto scoprire?

In realtà quando parliamo di Tantra stiamo parlando di una pratica seria, millenaria, di origine indiana nella quale l’unico scopo è vivere qui e ora.
Non è un trattamento qualunque e il modo di “reagire” a questo tipo di massaggio varia da persona a persona.

Il massaggio tantrico viene eseguito con movimenti molto lenti e il massaggiatore si prende totalmente cura della persona che lo riceve. Obbiettivo principale  è quello di aprire i primi chakra, quelli più bassi, connessi con la sessualità.

La parola “chakra” in sanscrito significa “ruota”. Nella tradizione indiana i sette chakra sono centri energetici, collegati l’uno all’altro e si trovano lungo la colonna vertebrale.

Nel caso vi siano blocchi lungo il percorso l’energia di tutta la persona ristagna. Sbloccare l’energia del primo chakra, legato alla sopravvivenza, alla sessualità, alla forza vitale e all’istintività è il modo  per risvegliare tutti gli altri chakra.

 

Riattivando i Chakra si rimette in circolo l’energia della Kundalini. Ti va di parlare di questo procedimento?

La kundalini è l’energia e viene rappresentata nella cultura tantrica come un serpente arrotolato alla base della colonna vertebrale.

Nel Tantra, per risvegliarla, si usano tecniche mirate alla riattivazione dei sette chakra, soprattutto sul primo e più potente il “muladhara”: il chakra legato alla sessualità che si trova nella zona perineale. Per questo motivo il massaggio Tantra prevede il tocco nella zona genitale.

Purtroppo non esiste una vera e propria qualifica per diventare operatore tantrico, non c’è un albo o una scuola. Ognuno può interpretare questa professione a modo suo. Vuoi dare un consiglio a chi intende diventare un operatore qualificato e a chi vorrebbe provare un massaggio olistico, ma ha paura di capitare in mani poco esperte?

Agli aspiranti operatori olistici consiglio di frequentare una buona scuola (difficile da trovare) e di approcciarsi a questa professione solo se si è animati da grande passione.

Altresì, a chi vuole provare questo tipo di massaggio, suggerisco di seguire il consiglio di chi magari lo ha già fatto e, quindi, possa indicare un operatore serio e qualificato. Una volta provato il trattamento, valutare in base alle proprie sensazioni, se sia il caso o meno di proseguire con quel massaggiatore.

In base alla tua esperienza che topologia di persone ricercano un massaggio tantrico e perché?

A mio parere, ci sono due categorie di persone che chiedono un massaggio tantrico. La prima è composta da chi è nel settore olistico; ad esempio chi pratica Reki o Yoga. Con loro non ho avuto nessuna difficoltà: sanno rilassarsi e sono consapevoli di cosa aspettarsi da un massaggio tantrico.

L’altra categoria è composta da chi cerca un massaggio sensuale, per provare nuove emozioni. Lavorare con tali persone è più complicato poiché hanno delle aspettative sessuali molto elevate; sono perciò più tese a livello fisico e mentale.

Nella seconda tipologia di persone, di solito non c’è molta consapevolezza su cosa sia il Tantra.

Ti è mai capitato di fare un massaggio tantrico ad una persona con disabilità?
Ho fatto trattamenti a persone disabili ma si trattava di massaggi rilassanti o decontratturanti. Non mi è mai capitato di fare un massaggio Tantra ad una persona disabile ma lo farei volentieri.

Nota: come blogger mi interessano i diversi punti di vista, i vissuti e le esperienze delle persone. Ognuno vive la filosofia del Tantra, l’amore e l’erotismo interpretandoli. Ciò detto, se una persona mi dice cose assolutamente contrarie al mio modo di pensare è chiaro che non gli do spazio. Altresì se c’è qualche idea “opinabile” cerco di rispettarla anche se non la condivido pienamente.

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