Come godo. Guida avventurosa al piacere femminile

Il libro “Come godo. Guida avventurosa al piacere femminile” di Lyona Florencia, edito da Vallardi, ha un approccio ironico, mordace e femminista nei confronti della sessualità. La protagonista compie un “viaggio” alla ricerca del proprio piacere sfatando il cliché della sessualità femminile. I riferimenti a medici e psicologi nella storia sono molto interessanti per capire come siano cambiate le conoscenze sulla sessualità, ma si evince anche quanto lavoro ci sia ancora da fare contro i tabù e gli stereotipi di una visione maschilista ancora troppo diffusa.

Il libro è adatto a ragazzi e persone con disabilità che non hanno ancora avuto esperienze amorose e sessuali, ma anche a chi vuole approfondire la conoscenza riguardo l’amore e la sessualità.

Di seguito citerò alcuni spunti tratti dal libro che sfatano molti luoghi comuni sulle donne: “vogliamo tutte il Principe Azzurro… Ah sì, davvero? Ci hanno fatto credere che noi donne cerchiamo solo l’amore e che non abbiamo bisogno del sesso, per dominarci e sottometterci, relegandoci ai margini della società”. Ma il libro ci suggerisce che il  piacere è potere.

E ancora il volume illustrato mette in evidenza come il rapporto sessuale non si limita alla penetrazione: “siamo ossessionati dalla penetrazione quando possiamo ottenere molto di più con carezze, baci, sussurri, parole e giochi”.

In effetti il modello sessuale lineare, orientato a raggiungere un solo obiettivo, fa sì che molte donne con il passare del tempo si sentano frustrate pur avendo orgasmi perché non sfruttano al massimo il loro potenziale.

“Si pensa che il rapporto sessuale sia completo solo quando avviene la penetrazione, questo perché la visione del sesso è fallocentrica e si basa sulla risposta sessuale maschile”.

L’autrice ci ricorda poi, che le statistiche dimostrano che, due terzi delle donne non raggiungono l’orgasmo con la penetrazione vaginale e hanno bisogno della stimolazione della clitoride.

Sempre parlando del piacere femminile: “il 99,9% delle donne ha praticato sesso orale più di quanto lo abbia ricevuto. Perciò se il tuo partner non lo fa o non ha voglia, diglielo. Non vergognarti di esprimere i tuoi desideri. E se ti spiega perché non vuole, cercate di trovare una soluzione.”

È interessante anche il capitolo che analizza la pornografia, dove viene spiegato che il modello pornografico che oggi va ancora per la maggiore è maschile e maschilista. Questo perché rappresentano un rapporto sessuale meccanico, con corpi e dinamiche molto diverse dalla realtà. Tutto risulta veloce e semplice: i protagonisti cominciano a fare sesso e tutto si riduce nel compiacere e far raggiungere l’orgasmo all’uomo, ignorando quasi del tutto il piacere della donna.

Un’altra cosa che può rendere il libro utile agli adolescenti è che non tutti sono a conoscenza del fatto che la zona erogena più potente è il cervello e non solo per le donne, anche per gli uomini, sebbene siano più visivi, provate a chiedere a un uomo se non rimane su di giri per ore dopo del sexting o del sesso telefonico fatto bene. Allo stesso modo, anzi di più, per una donna l’eccitazione parte tutta dal cervello.

L’autrice poi, va contro la visione che vede noi donne come delle sante o delle poco di buono: “la dualità nella visione femminile per secoli e ancora oggi purtroppo, è una delle dicotomie che riguardano la definizione di donna ha a che fare proprio con il sesso: o è santa, quindi poco o per niente interessata al sesso, o è una poco di buono, se per caso osa confessare che il sesso le piace. Se ama parlarne, farlo, ricercarlo, farlo da sola, farlo in modo strano, farlo in modo audace… gli epiteti che le si danno sono negativi, offensivi e difficili da contrastare. Perché? A noi donne non è dato godere? E’ ora di riprenderci questa libertà”.

Degna di nota anche la riflessione che le autrici riservano agli effetti benefici che il Piacere apporta al nostro sistema nervoso centrale: “l’orgasmo consente di produrre dopamina, l’ormone del piacere, che fa sentire immediatamente più euforiche, energiche, concentrate e creative. Tutto ciò ha una spiegazione scientifica: quando godiamo viene rilasciato anche testosterone che dona sicurezza e forza. In una parola, siamo più potenti, fisicamente e mentalmente. Quindi, ascoltiamoci, liberiamoci, diamoci piacere. Facciamolo per la nostra libertà e la nostra felicità”.

Un importante invito riguarda il lasciare andare i giudizi per vivere una sessualità libera da ricatti e tabù: “ciò che gli altri fanno o dicono non dovrebbe interessarti. Non giudicare o non permettere che ti giudichino. Non ti reprimere. Non ti autocensurare, perché quando la colpa scompare ecco arrivare il piacere (…) La maggior parte delle donne si vede minacciata ed umiliata per aver condiviso immagini intime. Se non ci fossero così tanti tabù, ipocrisie e pregiudizi sulla sessualità, non ci sarebbe spazio per i ricatti, gli abusi e la pressione sociale a danno di molte donne.”

Infine è ben ricordare a tutte le persone che possono esplorare il corpo, senza trascurare nessuna zona erogena per andare anche oltre l’amplesso!

Questo libro invita a non accontentarsi, scoprire con divertimento e rispetto il proprio corpo e quello delle altre persone (ovviamente ci deve essere il consenso). È un viaggio nella conoscenza che molti possono fare.

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